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Oltre le nevi di piazza Vetra – Stardog

cd_stardogUrbanità contrapposta all’intimità della vita di ognuno, riferimenti culturali precisi da scoprire ascoltando con cura i testi, strascichi di new wave rielaborata in chiave personale e contemporanea. Sospesi tra Depeche Mode e Garbo, estesi tra Camerini e, per arrivare ai giorni nostri, eco di Castoldi e Bianconi: molti sono gli elementi che influiscono sulla genesi della terza fatica discografica degli Stardog.
Per assaggiare le diverse potenzialità della band, val la pena soffermarsi su Il Metodo, che nasce quieta e si svela crescendo pian piano. Brillano particolarmente anche Sai Carmelo, baustelliana al punto giusto, nella melodia e nel testo, e Tridimensionale, nella quale il sassofono di Andy e la voce calda di Lieta, che a tratti ricalca Giovanardi, si fondono in un’atmosfera piacevolissima. Fondamentali alcune collaborazioni che indirizzano il suono: la partecipazione di Andy, per esempio, riporta direttamente ai suoi Bluvertigo; ospiti del disco sono anche Luca Urbani (Soerba), Davide Arneodo (Marlene Kuntz) e Paolo Milanesi (La Crus) ed ognuno è capace di contribuire contestualizzando l’album degli Stardog, che sfogano così il loro eclettismo in un ambito preciso. Milano, echi degli anni Ottanta ed un inconfondibile timbro electro-rock, ricercatezza culturale e modernità urbana: elementi comuni a diversi musicisti che spesso hanno calcato gli stessi palchi, condiviso momenti storici precisi e che tuttora partecipano l’uno ai dischi dell’altro. Questo clima di produzione collaborativa è sicuramente proficuo e regala al pubblico dischi di alto livello, curati, dal suono particolare, elegante anche nei toni scuri. Il rovescio della medaglia è che a volte queste opere appaiono vagamente autoreferenziali e possono confondere l’ascoltatore, mettendo in luce i tratti comuni dei diversi progetti, penalizzando le singole originalità.
Pur risentendo forse di ciò, Oltre le nevi di piazza Vetra suscita certamente interesse: un suono pulito ed accattivante, ritmi coinvolgenti, aperture graffianti e sospensioni intime fanno di questo disco un’opera equilibrata, forte anche di una componente testuale curata, studiata e sofisticata a regola d’arte.

Credits

Label: Frequenze/Venus distribuzione – 2009

Line-up: Manuel Lieta (voce, juno1, pianoforte elettrico) – Simone Limardo (basso) – Alberto Culot (tastiere, pianoforte elettrico) – Andrea Dicò (batteria, giocattoli sonori) – Isaia Invernizzi (chitarra elettrica, microkorg)

Tracklist:

  1. Quale estate?
  2. Canzone del dove
  3. Gli addii di Anita
  4. Il metodo
  5. Sai, Carmelo
  6. Brindisi
  7. Tridimensionale
  8. Ninna Nanna
  9. Il lamento di Bardamu
  10. Come cani
  11. L’avventura

Links:Sito Ufficiale,MySpace

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