Home / Editoriali / Interviste / La follia dell’originalità: intervista a Marjana Semkina (Iamthemorning)

La follia dell’originalità: intervista a Marjana Semkina (Iamthemorning)

iamthemorning_in1Il secondo lavoro Lighthouse del duo russo Iamthemorning ci ha stregati sia per il concept, incentrato sulla difficile vita di una donna affetta da una malattia mentale, ispirandosi ad artiste famose come Virginia Wolf e Sylvia Plath, e sia per un sound molto originale fatto di un chamber-pop denso di sfumature jazz, musica classica e prog. Un album colto di pregevole fattura. Abbiamo voluto incontrare Marjana Semkina, l’incantevole voce del gruppo, per approfondire questo loro ultimo disco, pubblicato dalla KScope records. (Foto di Alexander Kuznetcov)

Lighthouse è fortemente ispirato dalle vite di Virginia Wolf e Sylvia Plath. Possiamo approfondire questo aspetto del concept-album?
Si tratta di una storia incentrata su una donna, Esther. Sta provando a cercare la via d’uscita da un luogo molto oscuro in cui si è trovata intrappolata. L’intero album è dedicato allo studio della malattia mentale e tutte le sfumature che caratterizzano il funzionamento di un cervello danneggiato. A questo proposito la composizione dell’album è un circolo, un ciclo, inizia e finisce in uno stesso punto, proprio come le fasi cicliche delle malattie mentali. La storia ha comunque un finale aperto così che ogni ascoltatore possa immaginare il suo finale o se preferisce ricominciare un nuovo ciclo, quindi un nuovo ascolto del disco.

Quali sono le principali differenze in termini di suono tra l’album di debutto Belighted e Lighthouse?
Lighthouse è molto differente rispetto a Belighted. Ci siamo concentrati più nel mettere in evidenza il piano a coda, rendere appena presenti le chitarre, abbiamo introdotto molti strumenti che mai avevamo usato nella nostra scrittura, come i fiati. Per esempio una cosa nuova è il coro dei bambini che caratterizza Sleeping Pills. La mia voce è più in evidenza rispetto al passato perchè la narrazione è molto semplice ed è chiara la protagonista.

Nella mia recensione di Lighthouse ho scritto che Iamthemorning è un progetto molto simile a quello di Steven Wilson riguardo l’attitudine alla “Concept music”. Cosa pensi a riguardo?
Nel caso di Lighthouse e Hand. Cannot. Erase. questo paragone regge. Infatti abbiamo una chiara storia con una sola eroina ed un solo narratore, uno specifico concept con un finale triste. Ma francamente trovo solo questo aspetto in comune con Steven Wilson, per tutto il resto siamo molto differenti…

iamthemorning_in2Cosa pensi di Tori Amos, Loreena McKennitt and Joanna Newsom? Tutte queste voci sembrano albergare in qualche modo nella tua…
Quando avevo 14-15 anni ho amato tantissimo Tori Amos. E’ un grande onore essere paragonata a Tori Amos e Loreena McKennitt ma sinceramente spero che le persone smettano di confrontarmi con cantanti femminili perchè mi piacerebbe essere apprezzata per la personalità che riesco ad esprimere quando canto. Certamente tutto questo sarà difficile perchè una voce femminile accompagnata da un piano farà sempre venire in mente Tori Amos o Kate Bush.

Quale dipinto potrebbe rappresentare questo album?
Ofelia
di John Everett Millais.

E quale film potrebbe rappresentarlo?
The Hours
di Stephen Daldry.

Siete la prova che è possibile produrre musica pop non con i classici approcci del mainstream. Musica con echi di musica classica, jazz o progressive…
Penso che uno dovrebbe essere molto bravo a bilanciare la ricerca dell’uncino melodico, orecchiabilie, tipico delle canzoni pop ed allo stesso tempo esplorare nuovi territori musicali. Diciamo che è possibile ma richiede molti sforzi.

Possiamo parlare delle collaborazioni di questo album, come Mariusz Duda, Gavin Harrison, Colin Edwin?
Tre persone straordinarie, molto facile andare d’accordo, sono disponibili e gentili. Gavin aveva già suonato nel nostro precedente album Belighted. In Lighthouse si è anche unito il suo collega dei Porcupine Tree, Colin Edwin, quindi abbiamo raggiunto una sezione ritmica molto brillante.
Mariusz è sempre stato uno dei miei cantanti maschili preferiti e non riuscivo a pensare ad altri per quel brano, una volta che abbiamo avuto l’idea di invitare un cantante maschile. Quando si stabiliscono queste collaborazioni, si tratta di cose molto intime, si tratta di dare via la tua canzone ad un altro per cantarla con te, deve essere una persona molto speciale, con cui hai una piena sintonia in aspetti personali e musicali. Mariusz è un caro amico ed un musicista incredibile e quindi sono stata molto felice della sua partecipazione.

Cinque canzoni per la playlist della tua vita?

Kate Bush – Snowflake
Tool – 10 000 Days (Wings for Marie Pt 2)
Nick Drake – Things Behind the Sun
Porcupine Tree – Drown With Me
Anathema – Temporary Peace

Chalk And Coal – Streaming

Ti potrebbe interessare...

Caterina Bianco01

La ricerca di un luogo dell’anima: intervista a Caterina Bianco

Essere donna, dentro la musica, dentro questo mondo, dentro Napoli. Sembra superfluo riflettere sul genere …

Leave a Reply