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La polvere che danzava nel cielo: Giuliano Palma@ Caserta Rockfest 12/09/07

Si prospetta polvere, stasera.
Appena entrato nel campo da golf dove si terrà la prima serata del Caserta Rockfest, mi accorgo che il terreno non è stato bagnato e, siccome si preannuncia una grande affluenza di pubblico poichè stasera si esibiscono i casertani Rock Fun Club e in seguito Giuliano Palma & Bluebeaters, già so che ne respirerò a vagonate.
Il Caserta Rock Festival ha allestito un palco gigantesco in una ancora più gigantesca location e il prezzo modico del biglietto è stato un ulteriore invito.
I cancelli si aprono alle 20.30 e, dopo una lunga attesa e il consueto sound check, ecco entrare in scena gli RFC, formazione ska che pian piano si sta facendo conoscere dal grande pubblico.

Io non avevo mai assistito ad un loro concerto anche se il loro disco d’esordio lo avevo ascoltato con curiosità e interesse. Devo dire che la band, gia decisamente in gamba in studio, si rivela un vero animale da palco. Il chitarrista nonché voce solista del gruppo attacca subito con un riff spietato, immediatamente seguito dalla sezione basso-batteria che macina ritmo come un treno macina chilometri. Un sorriso e partono i fiati, tromba e sassofono che colorano la notte di fiamme sonore. I pezzi si susseguono in un crescendo di esaltazione fra band e astanti che crea così i primi irrequieti accenni di pogo. Estate 2002 e Una mamma punk siglano il loro successo con una danza sfrenata che si tiene fra i ragazzi sul campo, intanto sul palco urla, sorrisi, risate e sfottò. Ecco arrivare poi una carrellata di cover anni sessanta italiane rilette nella collaudata frase ska.
La sorpresa arriva però quando presentano il loro nuovo pezzo che si avvale di una ritmica davvero coi controcazzi e una chitarra che spacca i timpani. Il testo si rivela coinvolgente e scanzonato come tutti i loro pezzi ma la musica stupisce per grinta e potenza così inaudita nelle loro precedenti creazioni da lasciare felicemente esausti.
Il saluto degli RFC lascia tutti carichi di voglia di saltare e di adrenalina.
Voglia che aumenta e che poi diventa azione con l’ingresso dei Bluebeaters che partono subito al meglio con un pezzo dalle atmosfere soul di vecchio stampo. Giuliano Palma si fa aspettare, fa la star e il pubblico gradisce, ormai preso dalla band. Ma ecco! Un salto ed è sul palco. In rigoroso completo grigio con camicia e cravatta rossa. Il suo stile è istrionico, divertito, non passa un minuto senza che batta le mani e balli fra i fili sul palco.
La musica, a cavallo tra lo ska e il buon vecchio soul, a cui il frontman si richiama imitando spesso James Brown, è coinvolgente, mai pericolosa o impegnata, un’orgia di divertimento puro.
Divertimento che viene interrotto da una rissa scoppiata fra un paio di deficienti (dimostrazione che la madre dei fessi è davvero sempre incinta), durante la quale la band esce. La tensione tarda a scemare ma ecco che, al richiamo di chi si vuole godere il concerto, la band torna sul palco.
Le famosissime reprise di Messico e nuvole e Tutta mia la città seguono una carrellata di vecchi pezzi anni ottanta accompagnati dallo stesso Palma al piano. Pezzi di cui non si può non citare I just can’t get enough dei Depeche Mode e Birdland dei Manhattan Transfert.
Classe, salti e memoria.
Il concerto si chiude così, fra divertimento e stanchezza, bottiglie di birra vuota e tanta, ma davvero tanta, polvere.
Un po’ di musica buona, finalizzata solo al divertire, senza nessuna pretesa di voler insegnare o cambiare qualcosa.
Bravi ragazzi, questo è quello che ci vuole a volte.
Una curiosità per chi legge… mi hanno fatto notare che chi scrive è tornato a casa, mentre lo stereo della macchina sparava le note di Punkislam dei CCCP, cantando a squarcia gola i pezzi di Giuliano Palma.
Qualcosa vorrà pur dire…

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2 commenti

  1. Fratello gentile! Grande come sempre! E Giuliano Palma con i CCCP… secondo me ci possono stare, i colori vanno mischiati altrimenti ci dobbiamo accontentare solo di quelli dell’arcobaleno! 😉

  2. Grande Cri…non mi portare mai con te eh?
    ;(…hahahhaha
    beh cccp e Palma che commistione originale…vabbè ma tu sei un poliedriko amante della musika fatta koi kontrok…
    quindi potevano konvivere kon te nello stesso istante tutte e due le sonorità…SEi sempre il solito!!!

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