Home / Recensioni / Album / Spoken Unsaid – Herself

Spoken Unsaid – Herself

COVER_Spoken-scaledAtmosfere senza tempo. Trascinati nella corrente del fiume dei ricordi. Ritorna il songwriter Gioele Valenti aka Herself con un sesto lavoro in studio che è il punto di approdo di una maturazione compositiva unica ed originale. Il mood più oscuro e più folktronico di album come God is major  lascia il passo a strade più lo-fi con sobbalzi dall’impeto dark-pop. My Pills è la ballad folk ipnotica che solo Herself sa confezionare. San Francisco bay e Soul brillano di luce pop dove Sparklehorse incontra i Cure. In We Were Friends si sente l’acidità rock influenzata dai Mercury Rev che hanno collaborato nel penultimo disco di Herself. Con l’intensa Disaster Love si continua nella scia di un folk cosmico quasi apocalittico, rivoluzionando certe soluzioni di Gravenhurst ed Elliot Smith. Sand è un carillon che sprigiona emozioni in bianco e nero indimenticabili. Si chiude con l’energia della psichedelica TV delica. LostHighways segue Herself dall’esordio perché è l’esempio del vero artista indipendente italiano che crede nella forma canzone americana e in tutte le sue molteplici declinazioni, dal folk alla neo-psichedelia. Spoken Unsaid è un disco di canzoni sincere scritte da un artigiano dell’anima che può competere con stile e personalità con dischi della scena alternativa internazionale.

Credits

Label: Urtovox – 2024

Line-up: Scritto, suonato, registrato e mixato da Gioele Valenti.

Tracklist:

1) Nostos Algos
2) My Pills
3) San Francisco Bay
4) Soul
5) We Were Friends
6) Disaster Love
7) Sand
8) TV delica
Link: FB.

My Pills – Video

Album – streaming

Ti potrebbe interessare...

Travis_LA_Times_album_cover_artwork_review

L.A. Times – Travis

Succede che trascorrono 25 anni in un soffio e ti ritrovi a fare i conti …

Leave a Reply