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Abyss – Chelsea Wolfe

recensione_ChelseaWolfe-Abyss_IMG_201508Da promettente icona dark e confermata artista internazionale, Chelsea Wolfe è giunta al suo quinto album con una produzione di altissimo livello, undici brani ben costruiti ed una intensità che ha pochi eguali.
Con Abyss la cantautrice statunitense ha fatto veramente (e completamente) il passo oltre quel velo nero che la divideva dal pubblico nelle prime apparizioni live. Abyss scava nel profondo, sporcandosi le unghie di terra e fango gelato. Il mondo di Chelsea Wolfe è freddo e cupo, è un sogno dal quale non ci si vuole svegliare, un incubo dal quale non si riesce a scappare.
Non ci sono sprazzi di Sole su questa terra che germoglia piante dure a morire. Undici essenze che sbocciano talune nella delicatezza, altre nel fragore.
Abbandonata quasi del tutto la strada folk, ammansita la vena doom, potenziata la capacità teatrale, Chelsea Wolfe affiancata dal fidato polistrumentista Ben Chisholm e dal batterista Dylan Fujioka, chiama per l’occasione anche Ezra Buchla alla viola e Mike Sullivan (dei Russian Circles con i quali la Wolfe ha recentemente collaborato) alla chitarra.
La voce delle Wolfe è al centro, le sue parole arrivano dirette all’orecchio ed alla mente tanto semplici quanto tristi, sofferte, in una poetica che non è più un elogio al turbamento ma suona come riconoscimento di uno status dal quale non si vede uscita ma si può anche trarre energia.
La sessione ritmica è spesso incalzante, le chitarre creano rumori graffianti e dilatati tra vortici, onde ed urla sonore.
L’alternarsi di brani più lenti ed altri più potenti non minaccia il flusso di intensità, al contrario lo rafforza.
Chelsea Wolfe e il produttore John Congleton (già al lavoro con St.Vincent, Angel Olsen, John Grant, Suuns, Swans e tantissimi altri) hanno realizzato un album di rara bellezza, che riesce a distaccarsi dai tanti progetti che dalla nicchia negli ultimi anni stanno trovando successo nelle atmosfere cupe venate di elettronica a dipingere scenari introspettivi. Abyss riesce ad essere diverso. Forse vero.

Credits

Label: Sargent House – 2014

Line-up: Chelsea Wolfe (voce, chitarra) – Ben Chisholm (synth, basso) – Dylan Fujioka (batteria) – Ezra Buchla (viola) – Mike Sullivan (chitarra) – D.H. Phillips (chitarra)

Tracklist:

  1. Carrion flowers
  2. Iron moon
  3. Dragged out
  4. Maw
  5. Grey days
  6. After the fall
  7. Crazy love
  8. Simpe death
  9. Survive
  10. Color of blood
  11. The Abyss

Link: Sito Ufficiale, Facebook, Bandcamp

Abyss – streaming

Carrion Flowers – video

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