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The Hawk, The Beak, The Prey – Me And My Drummer

Paesi freddi come la gente che li abita. Quante volte abbiamo sentito questa frase, questo luogo comune?
In ambito musicale più che un luogo comune è una stupidata di quelle epiche.
Realtà come i Sigur  Rós e Björk dalla gelida Islanda o come i Kings Of Convinience dalla Norvegia ci dimostrano che di sciocchezze simili è pieno il mondo. L’ennesima conferma sono i tedeschi Me And My Drummer. Un duo formato dalla vocalist e tastierista Charlotte Brandi e da Matze Pröllochs alla batteria che hanno saputo, in brevissimo tempo, non solo attirare l’attenzione dei media specializzati ma, anche e soprattutto, sfornare un disco bellissimo: The Hawk, The Beak, The Prey.
Un lavoro decisamente elettronico, che  però non si perde nelle fredde note dei sinth e delle tastiere, merito, probabilmente, non solo del genio creativo del duo berlinese ma soprattutto della voce della Brandi.
Un disco che inizia con i battiti di Phobia su cui la voce effettata crea atmosfere a tratti sognanti e a tratti danzerecce. Si arriva, passando per Rain Kids, a You’re The Runner, il brano che li ha fatti conoscere al grande pubblico, di cui è inutile negare alcune somiglianze con l’electro-pop inglese meno di nicchia ma va detto a onor del vero che è davvero uno dei brani meglio riusciti del duo germanico. Elettronico quanto basta, pop quanto serve. Si torna poi ai suoni sognanti di Mother Shell per arrivare al piano di Don’t Be So Hot e qui va aperta una piccola parentesi: Don’t Be So Hot riesce a fondere in suoni di un certo pop adult oriented, per quel che vuol dire, fino a vocalizazioni che ricordano molto Enya e i primi Clannad. Un brano che si gioca il titolo di miglior canzone del disco con You’re The Runner ma che, a differenza di quest’ultimo, non ha la stessa carica trascinante. Continuando l’ascolto, alcuni accordi jazz e alcune atmosfere quasi caraibiche in Down My Couch ci lasciano il sospetto che questi due affascinanti ragazzi ci marcino parecchio con l’elettronica ma che potrebbero fare molto ma molto di più. Sono furbi, questi due berlinesi, riescono ad attirare l’attenzione con atmosfere colte per poi inserire una batteria a tempo storto che sembra quasi fuori tempo. Down My Couch è il brano che qualifica  Brandi e Pröllochs come molto più di due semplici musicisti di aree elettro-pop.
Un album che continua così, fra liriche suadenti ed effetti string a creare canzoni spesso in bilico fra aperture epiche e chiusure dance in cui, non poche volte, ci si concede ad atmosfere oserei dire quasi dark e che si congeda con Runner (Reprise) dove, chi scrive, ha ritrovato addirittura il fantasma dei This Mortal Coil.
Un bellissimo disco che non è fatto per rave party ma per serate tranquille ma non troppo, dove ci si può perdere negli arpeggi di piano, cantare dietro i bellissimi vocalizi della Brandi o muoversi ondeggianti su bpm disco.
Da ascoltare.

Credits

Label: Sinnbus / SRO44 – 2012

Line-up: Charlotte Brandi e Matze Pröllochs

Tracklist:

  1. Phobia
  2. Rain Kids
  3. You’re a Runner
  4. Mother Shell
  5. Don’t Be So Hot
  6. The Wings
  7. Down My Couch
  8. Heavy Weight
  9. So Foreign
  10. Runner (reprise)

Links:Facebook

Don’t Be So Hot – Video

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