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Sul tetto del mondo – Modena City Ramblers

Sul tetto del mondo è il dodicesimo album in studio dei Modena City Ramblers. Ancora una volta la band ha curato la produzione, la scrittura e gli arrangiamenti di tutti i brani presenti nell’album.
Il disco, sempre fedele al combat folk, sembra essere a tratti riflessivo, a tratti ironico e a tratti intimo.
I Modena City Ramblers con il nuovo lavoro in studio, il cui titolo prende spunto dal brano Seduto sul tetto del mondo, riescono ad effettuare un passaggio dall’attualità alla canzone d’amore in modo impeccabile.
Però dai brani, le cui sonorità in alcuni casi sono anche più dure del solito, emerge una speranza. Quella stessa speranza che porta ancora qualcuno a credere che tra gli aspetti fondamentali della vita di ogni essere umano possa esserci la coerenza, la passione, l’onestà, l’uguaglianza. La speranza di  chi lotta perché trova normale far politica col cuore e non farsi catturare dalla giostra dei corrotti e di chi fiuta l’affare”, oppure la speranza di  “Simone da Torino si è appena laureato. Praticante giornalista, nemmeno un po’ pagato, le storie che racconta le scrive per passione perché ci crede ancora nell’onesta informazione”, o di chi “Ai preti ed al vangelo Graziano non ci crede, ma sa cosa vuol dire parlare un po’ di fede. Lo legge negli occhi dei bambini in ospedale vestito da pagliaccio come fosse Carnevale”.
Queste sono le storie che i Modena City Ramblers descrivono nel brano AltrItalia. Sono le storie di tutti coloro che quotidianamente anche con il volontariato si muovono per creare un’Italia migliore: “C’è un’AltrItalia che vive e si diffonde, non la trovi sui giornali, la TV ce la nasconde. É un’AltrItalia che ti tende la mano, migliaia di volti di un paese in cammino”. Anche il brano I giorni della crisi è uno specchio della nostra attualità.
Non manca anche un’ottima prova di canzone d’amore, Specchio dei miei sogni: “E i fantasmi di questa notte mi sorprendono a pensare a che fine avrei fatto se non ti fossi innamorata di me, tu che per me sei magia, sei ragione e sei follia, tu che per me sempre sarai lo specchio dei sogni miei”. Proprio Specchio dei miei sogni e Povero Diavolo di sicuro possono essere considerati tra i migliori  brani del disco.
Immancabile il brano in dialetto modenese: S’ciop e Picòun. Con Il Posto dell’Airone i Ramblers rendono omaggio alla sala di registrazione dell’Esagono di Rubiera che ha chiuso proprio in questi mesi. I Modena City Ramblers, infatti, proprio all’Esagono hanno registrato gran parte della propria discografia.
Un altro brano che vanta un’incredibile interpretazione di Davide Dudu Morandi è La mosca nel bicchiere che a tratti ricorda anche Vinicio Capossela.
Insomma dopo aver ascoltato Sul tetto del mondo si giunge ad una sola conclusione: è di sicuro uno degli album migliori dei Modena City Ramblers.

Credits

Label: Modena City Records e Mescal – 2011

Line-up: Davide “Dudu” Morandi ( voce ) – Franco D’Aniello ( flauti ) – Massimo “Ice” Ghiacci ( basso ) – Francesco “Fry” Moneti ( violino, chitarra ) – Roberto Zeno ( batteria, percussioni ) – Leo Sgavetti ( fisarmonica, tastiere ) – Luca Serio Bertolini ( chitarra acustica ), Luciano Gaetani ( banjo, bouzouki ). Ha collaborato: Tony Esposito (percussioni in Que Viva Tortuga!)

Tracklist:

  1. AltrItalia
  2. I giorni della crisi
  3. Interessi zero
  4. Seduto sul tetto del mondo
  5. Dieci volte
  6. S’ciop e picòun
  7. Povero diavolo
  8. Tra nuvole e terra
  9. Que viva Tortuga!
  10. La mosca nel bicchiere
  11. Camminare
  12. Il posto dell’airone
  13. Specchio dei miei sogni

Links:Sito Ufficiale,MySpace

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