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Mouths – Compilation

mouths5Bocche assetate. Bocche affamate. Bocche umide. Bocche asciutte. Bocche di vulcano. Bocche di mare.. Bocche di volontà.
Queste sono le bocche sotterranee della Campania che annaspa e che crede ancora nell’arte, nella Musica, nell’importanza di ubriacarsi di fermento.
Dopo la quadrilogia di compilation basate sui mood delle stagioni, LostHighways ritorna a regalare in free download un nuovo ardito progetto, la compilation dedicata alle realtà musicali campane: Mouths.
LostHighways vuole alzare la coperta dell’indifferenza artistico-sociale che popola questa falcidiata regione e far emergere una faccia, un’altra bocca, tante bocche. Quelle di tanti giovani artisti che nel corso degli ultimi cinque anni stanno rappresentando la speranza del cambiamento sociale.
Noi crediamo possibile che una margherita possa nascere e crescere ai margini di una strada d’asfalto.

Mouths è dedicata a tutti quei festival locali, a quei piccoli club della regione Campania che hanno creduto e credono in questi artisti e forniscono spazi di libera espressione della musica.
Mouths è indirizzata anche a quei governanti locali che credono nella costruzione di un campo di calcio come sola via di scampo per allontanare i giovani dalla malavita e dimenticano di supportare spazi per la musica, una forza che può davvero elevare l’animo umano.
Mouths è una dichiarazione d’amore per chi è fautore di sinergia tra musica e arti figurative. La cover della compilation è firmata dall’artista napoletano Rinedda (www.rinedda.it), che ha realizzato il progetto grafico ispirandosi ai brani selezionati. Il suo tratto spigoloso, in bilico tra i sussurri di Klee e Chagall, sanno essere flusso interiore e seducente.
Mouths colleziona i vari colori musicali della Campania degli ultimi anni. I due volumi demarcano due mood, due suggestioni distinte. Nel volume 1 predominano tonalità più aggressive, più propriamente pop-rock; nel volume 2 le atmosfere diventano più rarefatte e meno elettriche.
Nel volume 1 si parte dalla band rivelazione campana di qualche anno fa: gli EPO, rappresentati dal radioheadiano Pezzo commerciale estivo. Quindi si risponde con la band rivelazione campana di questo 2010: Il Vortice; La struttura del vuoto è il singolo del momento nell’underground musicale campano dove si miscelano atmosfere Soundgarden e Marlene Kunt in una chiave che porta il segno di grande competenza lirica e sapienza innovativa . Nel crescendo rock si approda ai Da’namaste che con Inverno inverno inverno inverno sintetizzano il loro progetto multicolore dove continui cambi di atmosfera si dipanano in un flusso orignale e omogeneo. Nel segno dell’originalità seguono anche gli El-ghor con il loro indie-rock cantato in francese, qui rappresentato dal loro ultimo singolo Rien n’est parfait. Dalla stessa etichetta Seahorse Recordings arriva un altro originale progetto: gli Stella Diana; Mandarancio è la sintesi di una vena cantautorale intinta in codici new-wave.  Un po’ di spensieratezza a base di post-punk ballabile con The Collettivo; Dancer non ha nulla da invidiare a brani che NME osanna negli ultimi anni. Quindi ancora un progetto sui-generis proveniente dalla stessa etichetta I Make Records de Il Vortice: Verme Robots; in Psycho city vi sono incursioni di alternative-rock frapposte a passaggi melodici di rara bellezza. A testimoniare che nell’underground musicale della Campania c’è una cultura musicale a 360°, che nessun genere è trascurato, l’onda del post-rock del Nord Europa è degnamente rappresentata da il Cielo di Bagdad; Magic Bus è il crescendo dove si incrociano i Mogwai con i Sigur Rós. Le stesse influenze continuano a scorrere nelle trame cantautorali della giovane band napoletana più interessante ed originale del momento: gli Onirica; Ludwig riesce a sintetizzare l’originalità delle sonorità degli Onirica con la loro cura per i testi indirizzati a pagine storiche della nostra penisola che hanno legami non trascurabili con ciò che accade oggi. Mouths non dimentica Le Viti di Titanio, una band che miscela il post-punk alla Nick Cave con strumenti a fiato non tipici del genere; Naguine è un’oscura ballata che ben rappresenta il progetto dei fratelli Vitale. Il volume 1 si chiude con Dall’esterno, il brano più politico e punk uscito negli ultimi anni a Napoli e dintorni; iI Lev sono una sorta di CCCP che interpretano alla lettera la filosofia comunista della rete, pubblicando le loro produzioni sempre in free-download sul loro sito e bandendo qualsiasi uso di social-network.
mouths6Il secondo volume di Mouths è quello che graffia l’anima con sonorità più morbide. Apertura affidata a due chicche. La prima è un regalo dei Blessed Child Opera: l’out take Promised circle dall’ultimo album Soldiers and Faith; la voce di Paolo Messere sfiora e accarezza una notte di corde folk bagnate da onde improvvise di indietronica da brividi. La seconda perla inedita della compilation è una “Martini Dry version” del brano Lest we forget della band Curtis Jones & The Gossip Terrorists che sta raccogliendo i favori di tutta la critica musicale italiana (e non) con il suo rock ricco di influenze, dai The Doors ai Joy Division, da David Bowie ai Cousteau. Segue la Campania che negli ultimi anni è riuscita a proporre cantautorato originale in mondi sonori alternativi come in quello del folk-blues della bellissima ballad You Must Stay Out di Songs For Ulan e in quello del jazz di Delirio degli Gnut. Si prosegue nella scia del cantautorato in chiave Lennon che si veste di atmosfere alla Calexico con il brano I’m not alone dei the Softone, un’altra realtà musicale campana di gran classe. Quindi sempre in punta di piedi ci facciamo pizzicare il cuore dall’intensa ballad A sign degli Abulico, una band dalle coordinate più rock rispetto a questo brano ma che sa esprimere il suo talento anche in veste più soft. Ci imbattiamo poi nel capolavoro Transparent Smiles, presente nel nuovo disco della band casertana Psychopatic Romantics. Gli Iris’tea ci regalano eteree atmosfere elettroniche di magica progressione con Phantom, ricordandoci che forse gli Owl City ce li avevamo in casa e non lo sapevamo. Cherry the Tight Rope Walker distilla la certezza folk-swing dei The Gentlemen’s Agreement e che si frappone a due scommesse di LostHighways. La prima è Enrico Falbo, giovane compositore beneventano, che con Viaggio verso Zora emana un approccio compositivo originale tra il mondo della world-music di matrice Kusturica/Gabriel a quello della laptop-music di Thom Yorke. La seconda scommessa è un giovane cantautore napoletano: Dilis che esprime una delicatezza e un’intensità vocale sorprendente nel brano Pensieri d’autunno.
LostHighways vuole ringraziare tutte le etichette, le band e gli artisti che hanno aderito a questa iniziativa. Nostro unico scopo è condividere.
Mouths è suono che scivola sulla lingua e arriva negli occhi di chi non sa vedere per meccanismi contorti di un sistema finto. Bocche. Varchi. Da un manipolo di musicisti ai vostri occhi. La musica è massa d’anima e carne. Il suo movimento è un circolo continuo tra dentro e fuori.
(Si ringraziano per la collaborazione:  gli EPO a cui auguriamo di tornare presto; tutti gli artisti e le etichette che hanno autorizzato il free download dei brani; Amalia Dell’Osso; Rinedda; il titolo deve qualcosa a Pablo Neruda)

Link: Mouths Compilation Download

Credits

Tracklist:

  1. Pezzo Commerciale Estivo – EPO
  2. La struttura del vuoto – Il Vortice
  3. Inverno inverno inverno inverno – Da’namaste
  4. Rien n’est parfait – El-Ghor
  5. Mandarancio – Stella Diana
  6. Dancer – The Collettivo
  7. Psycho city – Verme Robots
  8. Magic Bus – Il Cielo di Bagdad
  9. Ludwig – Onirica
  10. Naguine – Viti di Titanio
  11. Dall’esterno – Lev

Vol. 2

  1. Promised circle – Blessed Child Opera
  2. Lest we forget – Curtis Jones & The Gossip Terrorists
  3. You Must Stay Out – Songs For Ulan
  4. Delirio – Gnut
  5. I’m not alone – The Softone
  6. A Sign – Abulico
  7. Transparent Smiles – Psychopatic Romantics
  8. Phantom – Iris’tea
  9. Viaggio verso Zora – Enrico Falbo
  10. Cherry the Tight Rope Walker – The Gentlemen’s Agreement
  11. Pensieri d’autunno – Dilis

Artwork 2009 © Rinedda (Rino Sorrentino)

Fronte/Retro (clicca sull’immagine per ingrandire)

Interno 1- 2 (clicca sull’immagine per ingrandire)

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