Trasformare il rumore in musica è un’arte, e Max Casacci ne è un maestro. Con il suo nuovo EP, Through the Grapevine, in Franciacorta, in uscita il 2 aprile per 42 Records / 35 mm, il fondatore e chitarrista dei Subsonica continua a esplorare le sonorità del mondo che ci circonda. Questo lavoro rappresenta il terzo capitolo del progetto Earthphonia, che prosegue l’indagine di Casacci sulla musicalità dell’ambiente.
Dopo aver dato voce agli ecosistemi naturali e catturato il battito delle metropoli con Urban Groovescapes (Earthphonia II), ora è il turno della Franciacorta e dei suoi suoni unici. Senza l’uso di strumenti convenzionali, Casacci scolpisce la materia sonora della vendemmia e delle cantine, trasformando il rombo di un trattore in un basso pulsante, gli stappi delle bottiglie in percussioni, il gorgoglio del mosto in accordi liquidi. Il risultato è un’opera che oscilla tra sogno e materia, tra il fisico e l’evocativo, portando l’ascoltatore in un viaggio immersivo che supera i confini della percezione comune.
L’EP si apre con Cantine, un tappeto sonoro costruito su cicalii estivi che sfumano nell’eco delle botti, dove il vino riposa in un’atmosfera intima e vibrante. Qui, le bollicine amplificate e il tintinnio dei calici creano una ritmica ipnotica, sospesa tra attesa e fermentazione. Il cuore pulsante del progetto è Trattore (Vendemmia cassa dritta), che trasforma il suono dei grappoli cadenti in una pulsazione irresistibile: il mosto diventa melodia, il trattore groove, mentre un accordo liquido suggella l’esperienza sonora con un senso di fluidità organica. Infine, Cisterne abbraccia un’estetica più industriale, giocando con la risonanza delle enormi strutture metalliche delle cantine, scandite dal suono meccanico delle etichettatrici e dal gocciolio dell’ambiente circostante, restituendo una dimensione quasi rituale al processo produttivo.
Through the Grapevine, in Franciacorta non è solo un esperimento sonoro, ma una narrazione immersiva che rilegge il vino attraverso il suono, invitando l’ascoltatore a percepire ogni sfumatura della lavorazione vinicola con l’udito come senso primario. Casacci non si limita a registrare rumori: li modella, li orchestra, li trasforma in musica, spingendo oltre i confini dell’elettronica sperimentale. Ogni traccia è il frutto di un meticoloso lavoro di cesellatura sonora, in cui la casualità dei rumori viene tradotta in pattern armonici, creando un dialogo profondo tra tecnologia e natura. La collaborazione con la cantina Bersi & Serlini, che ha ospitato la sonorizzazione del progetto durante il Festival della Franciacorta, aggiunge ulteriore profondità al concept. Qui, la tradizione vinicola si fonde con la ricerca sonora, creando un ponte tra passato e futuro, tra ritualità e innovazione. Le cantine diventano palcoscenico, i suoni si trasformano in memoria e ogni elemento della produzione vinicola trova una sua eco nel linguaggio musicale. Con questo nuovo capitolo di Earthphonia, Max Casacci conferma la sua straordinaria capacità di ascoltare e reinterpretare il mondo in modi inaspettati. Through the Grapevine, in Franciacorta è un’esperienza sensoriale che sorprende, affascina e inebria, esattamente come un grande vino. Un album da degustare con le orecchie aperte, il cuore predisposto alla meraviglia e la mente libera di lasciarsi trasportare.
Credits
Label: 42 Records / 35 mm – 2025
Line-up: Max Casacci (scrittura, produzione, mixing), Luca Cordero (mastering)
Tracklist:
- Cantine
- Trattore (Vendemmia cassa dritta)
- Cisterne
Link: Sito Ufficiale
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