Alessio Lega suona da dieci anni, ha scritto quattro libri e, dopo due anni di lavoro, pubblica Mare Nero, il suo terzo disco composto da canzoni ritrovate lungo la strada e riarrangiate. Il cantore del sociale si potrebbe definire, o il barricadero del folk, per mettere l’accento indignato sulla sua posizione politica chiara e limpida. Nato a Lecce, milanese d’adozione, ha messo in scena performance, conferenze e concerti sulla canzone d’autore e sulla musica popolare.
Giugno 2017, ecco Mare Nero: lettering in salsa nostalgica anni Settanta in copertina, colori accesi e decisi per un disco che ha molto da dire. Angelica matta apre la militanza tra poesia di rime baciate, amarezze squisite pizzicate da una chitarra elettrica e una spolverata di fisarmonica. Persone inquiete e un po’ strambe, fiori rossi e neri disperati, un sapore d’amore e d’anarchia. E così sono anche le città di cui parla Alessio: Stazione centrale si fa occhio fotogramma vicino ai binari, sulla banchina e coglie tutta la solitudine e l’illusione del tram tram quotidiano. Maddalena di Valsusa è un ritratto di una bellissima valle da difendere, resistente, pasionaria dalle lunghe trecce verdi intrecciate ad una chitarra acustica languorosa. Ritmi un po’ zigani si arricciano e volteggiano in Porrajmos, dove la Luna s’accartoccia troppo bella e indifferente mentre la guerra e il razzismo imperversano come scorribande per le strade. E poi Fiore di Gaza: cover attenta di Pietrangeli, una perla che ferma avvenimenti storici e li fa brillare, come l’occidente che langue e tramonta, esplode in una granata mai troppo lontana. C’è un pianoforte dal timbro limpido in Zolletta, lenta e dolente, la voce scorre fluida su un letto che racconta periferie e sorrisi perduti. E ai panorami smorti, alle mani avvizzite, alle menti spente, alla pelle che non è più in grado di assorbire l’aria imperversa Mare nero che si rotola tra chitarre pizzicate a festa, con cori solenni che intonano: “perchè è la libertà ciò che vi fa paura… sospesi al centro esatto tra violenza e cultura, siamo gli anarchici, siamo gli anarchici!”.
Alessio Lega è uno di quei cantautori, rari, che rendono musica e poesia cugine, arrivando a cuore e cervello allo stesso tempo, più preciso di un fulmine che si imbatte sulla terra.
E se qualcuno diceva che i canti degli anarchici sono canti da salotto…
Credits
Label: Autoprodotto – 2017
Line-up: Alessio Lega (voce, chitarra acustica) – Francesca Baccolini (contrabbasso, basso elettrico, sintetizzatori, chitarra elettrica, cori) – Guido Baldoni (fisarmonica, pianoforte, organo, bebot, cori) – Rocco Marchi (pianoforte, sintetizzatori, chitarra elettrica, percussioni, armonica)
Tracklist:
- Angelica matta
- Canzone del povero diavolo
- Ambaradan
- Santa Croce di Lecce
- Hanno ammazzato il Mario in bicicletta
- Stazione centrale
- Non sarai più sola
- Maddalena di Valsusa
- Porrajmos
- Fiore di Gaza
- Zolletta
- Mare Nero
Link: facebook, sito ufficiale, bandcamp
Mare nero – streaming