Home / Recensioni / Album / Più niente – Sula Ventrebianco

Più niente – Sula Ventrebianco

recensione_SulaVentrebianco-Piùniente_IMG_201703Quarto album per Sula Ventrebianco, la band partenopea che con Più Niente mette un altro tassello importante in una discografia già incredibilmente consistente.
Un nuovo capitolo che, attraverso 16 tracce, mette in luce la continua ricerca del gruppo verso produzioni che amplifichino l’orizzonte compositivo e tecnico. Il suono, infatti, è unico, anacronistico e saturo perché inciso interamente su nastro, con l’aiuto di Alberto Ferrari, leader dei Verdena che ha curato il missaggio dei brani, poi finalizzati al mastering da Giovanni Versari.
Registrare su nastro è così: sapersi riassumere in 24 tracce, sentire il fruscio, qualche errore. Tutto quello che si “salva” è lì impresso e quando passi il brano su due tracce sai che sta nascendo qualche cosa di irripetibile, come uno scatto su pellicola. E se ci sono alcune imperfezioni impari ad amarle, perché sono quelle che rendono il disco speciale. Anche il ghiaccio è così, una sorta di perfezione imperfetta, mai simile a null’altro, mai simile a sé stesso”: così i Sula descrivono l’esperienza che ha generato il nuovo lavoro.
Un disco, quindi, che racconta l’inesorabile scorrere del tempo, che porta con sé la trasformazione della vita e degli affetti che le danno forma e senso. Anche un invito a saper accettare i difetti che rendono speciali e a non rincorrere perfezioni che troppo spesso non sono che illusorie.
L’album si compone di tracce alternative rock come Wormhole e Metionina. Una che non resta suona come una marcia, mentre Arkam Asylum, che prende il titolo dal famoso penitenziario di Gotham City, echeggia di synth molto lugubri in piena atmosfera gotic graphic novel. Si passa al grunge di Subutecs e ai tre brani totalmente strumentali Yellowstone, Merak e Dubhe che servono anche a ricordarci quanto siano dannatamente bravi. Si chiude con Amore e Odio, la canzone che più di tutte restituisce il senso dell’intero lavoro.

Credits

Label: Ikebana Records / Goodfellas – 2017

Line-up: Salvatore Carannante (voci e chitarre) – Giuseppe Cataldo (chitarre, cori e synth) – Mirko Grande (basso e cori) – Aldo Canditone (batteria e cori) – Caterina Bianco (violini) – Francesca Masucci (violini) – Martina Mollo (synth) – Eleonora Ciervo (viola) – Pasquale Termini (violoncello)

Tracklist:

    1. Yellowstone v201
    2. Saleinsogno v201
    3. Diamante v201
    4. Wormhole v201
    5. Una che non resta v201
    6. Subutecs v201
    7. Merak v201
    8. L’ade a te v201
    9. Arkam Asylum v201
    10. Metionina v201
    11. Attraverso v201
    12. Resti v201
    13. Dubhe v201
    14. Arva v201
    15. Batticarne v201
    16. Amore e odio 1 v201

Link: sito ufficialeFacebookTwitterYoutube

Più niente – streaming

Arkam Asylum – video

Ti potrebbe interessare...

Calibro 35 Blanca2

Blanca 2 (Original Soundtrack) – Calibro 35

Blanca è una serie italiana adattata dai romanzi di Patrizia Rinaldi con protagonista Blanca Ferrando, …

Leave a Reply