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Non ce la farai, sono feroci come bestie selvagge – Cabeki

recensione_cabeki-IMG_201702Sembra incredibile come alcuni album arrivino alle orecchie e nella vita nei momenti in cui ti servivano di più.
Questo è stato il mio incontro con Cabeki e il suo terzo lavoro Non ce la farai, sono feroci come bestie selvagge uscito lo scorso ottobre per l’etichetta Brutture Moderne.
Un titolo che incuriosisce perché tratteggia subito un monito di lucida disillusione. La fine delle illusioni quella che arriva con il passare degli anni e con lo sguardo agli eventi nazionali e internazionali. Il passo successivo è scorrere i nomi delle tracce e lì capisci che devi ascoltare per capire quale vuole essere il percorso.
Ed è un discorso musicale complesso, ben fatto e coinvolgente che combina diversi registri stilistici. Composto inizialmente per chitarra acustica, viene arricchito successivamente da cordofoni ed elettronica. E poi via via vengono aggiunti archi, fiati e percussioni, grazie alla partecipazione di musicisti di varia estrazione. Ci sono suoni non facilmente riconoscibili, e ti ritrovi a chiederti cosa sia che produce quella nota così inquieta e mentre ti perdi nell’armonia, ti ritrovi schiaffeggiato.
Con una cura maniacale Andrea Faccioli, nei panni di Cabeki, ha cesellato brani e trame sonore che ti incatenano. Tanti gli omaggi velati da Nick Drake nel fingerpicking di passaggi alla Penguin’s Café Orchestra, nell’arpeggio di chitarra dal sentore classico della prima traccia Disgelo, fino all’ispirazione colonne sonore italiane anni ’70, come quelle di Nino Rota, di Ultima luce, arricchite da elementi di elettronica che le rendono immediatamente contemporanee.
Chi è Cabeki? Polistrumentista, compositore, arrangiatore, numerose e importanti sono le sue collaborazioni, si va da Vasco Brondi a Le Luci della Centrale Elettrica, ai Julie’s Haircut, Stefano “Cisco” Bellotti ex Modena City Ramblers, Philip Corner, Damo Suzuki dei Can.
Soprattutto Cabeki è un creatore di mondi sospesi e irreali che fanno da rifugio e riparo di uno scenario di violenza e ferocia, in cui solo l’arte può proteggere la dimensione interiore di chi produce e chi ascolta.

Credits

Label: Brutture Moderne / Audioglobe– 2016

Line-up: Cabeki (chitarra acustica, chitarra elettrica, lap steel, banjo, basso, fender rhodes, bell harp, ukelin, armonium, animoog, percussioni, drum machine, arpa battente), Daniela Savoldi (violoncello), Stefano Roveda (violini), Maddalena Fasoli (viola su “disgelo”), Simone Copellini (tromba e flicorno su “prima luce”), Nelide Bandello (batteria e percussioni su “passaggi), Julia Kent (violoncello su “falia), Sebastiano De Gennaro (vibrafono su “ultima luce”)

Tracklist:

  1. Disgelo
  2. Prima luce
  3. Umanità
  4. La vetta
  5. Passaggi
  6. Disarmo
  7. Cromo
  8. Falia
  9. Affiora
  10. Ultimaluce

Link: Sito Ufficiale, Facebook, BandCamp

Non ce la farai, sono feroci come bestie selvagge – streaming

Ultima luce – video

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