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Skeleton tree – Nick Cave & The Bad Seeds

recensione_nickcave-skeletontree_img_201610Fari nella notte, riverberi sonori a tastoni nel buio, avanzano. “With my voice I’m calling you”: è una marcia macabra quella di Jesus Alone che apre il disco Skeleton Tree. Nick Cave & The Bad Seeds, sedicesimo lavoro in studio, perla nera già così tanto adorata e svilita dalla critica. Questo non è un concept album sulla morte del figlio quindicenne dell’artista australiano.
Da quel dolore indicibile sboccia una luce infinita, di brano in brano, a poco a poco. Lampi metallici e voci come gufi trapuntano Rings of saturn in una densa presa di coscienza della sofferenza che chiede all’orizzonte il sorgere del sole. Non un soliloquio, piuttosto un confidarsi con i suoni più assimilabili ai contorni dei pensieri. La musica come cura, la musica come conduttore di una dimensione altra. In un’atmosfera plumbea la voce di Cave ripete ancora Jesus… e love: Magneto. Palpiti sonori minimi ed un piano viene appena accennato e quell’arpeggio di chitarra a raschiare il vuoto. Cori e percussioni come pioggia nella foresta; accelerazioni minime e vaghe compaiono in Anthrocene. Nessuna consonanza a consolare questo mare di atonalità che generano inspiegabili domande: ecco, sembra di toccare il fondo più nero. E invece anche nel nero più nero si aprono oceani di tepore benevolo. Abbandonarsi al ricordo, celebrare la purezza del dolore, concedersi la carezza del domani. La voce di Cave incede lentissima, quasi rotta dal pianto, mentre il sintetizzatore acquista la solennità di un organo in I need you. Il cantautore è nudo e non c’è alcun maledetto lirismo ma solo la mancanza.
Una voce femminile cristallina entra in Distant sky a mitigare la scena e ripete “Let us go now, my darling companion. Set out for the distant skies. See the sun. See it rising. See it rising. Rising in your eyes.
Come l’ebano da lucidare fino a specchiarvisi, questo è il nero di Skeleton tree.

Credits

Label: Bad Seed Ltd – 2016

Line-up: Nick Cave (voce, pianoforte, organo, armonica a bocca, percussioni) – Thomas Wydler (batteria, percussioni) – Martyn P. Casey (basso) – Conway Savage (pianoforte, voce, organo) – Warren Ellis (violino, bouzouki, mandolino, fisarmonica, flauto) – Jim Sclavunos (batteria, percussioni, organo, voce) – Ed Kuepper (chitarra)

Tracklist:

  1. Jesus alone
  2. Rings of saturn
  3. Girl in amber
  4. Magneto
  5. Anthrocene
  6. I need you
  7. Distant sky
  8. Skeleton tree

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Skeleton tree – streaming

Jesus alone – video

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