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Inflame rides – O.R.K.

InflamedRidesCoverRitorno al flusso di coscienza lovecraftiano. Ritorno agli anni novanta. Ritorno allo spirito di certi supergruppi dell’eta grunge come Temple of the dog e Mad Season: mescolare attitudini artistiche diverse in unico flusso creativo che abbatte ogni argine di genere e frontiera geografica, dove l’istinto (che avvicina l’uomo all’animale, vedi le figure della copertina simile a quelle del fotografo Ulric Collette) e l’intuizione diventano arte, diventano suono ancestrale di un viaggio nel labirinto della mente umana. Gli architetti di questi mondi paralleli sono Lorenzo Esposito Fornasari aka Lef (Obake), Carmelo Pipitone (Marta Sui Tubi),  Colin Edwin (Porcupine Tree) e Pat Mastelotto (King Crimson). Inflame rides è un disco di apnea onirica. L’immersione è di ispirazione grunge entrando con Jellyfish. Mentre la psichedelia si fa strada nelle trame acustiche di Breakdown e nella suggestiva Pyre. In questi brani si evidenziano ancora di più le potenzialità rock ai limiti del metal del talento chitarristico di Carmelo Pipitone, assaggiate dal pubblico nostrano nel progetto Marta Sui Tubi. La voce di Lef è mutevole  e perfetta a raffigurare le diversa tonalità richieste dalle atmosfere del disco. In Funfair e in Bed of Stones  sembra che anche Trent Reznor si sia unito al progetto.  No need è ipnosi acustica che sfocia in un vortice di blues elettro-alcolico, qui sembra esserci lo zampino di Mark Lanegan e David Lynch. Il brano in italiano Vuoto è un qualcosa a metà strada tra gli Afterhours di Germi e i Tool. Splendida la tromba di Paolo Ranieri in Dream of Black DustBlack Dust a colorare un mood progressive in salsa elettronica. Funny games inizia con un’armonia delicata di piano per poi esplodere in un riff ammaliante di ispirazione stoner. In tutti i brani colpisce la sezione ritimica basata su Colin Edwin e Pat Mastelotto che costituiscono le fondamenta di questa piramide sonora, costruita da Lorenzo Esposito Fornasari e Carmelo Pipitone. Inflame Rides è un disco che modernizza quel rock suonato negli anni novanta, sulla cui realizzazione nessuna etichetta avrebbe scommesso e fortunatamente il crowdfunding ha reso possibile.

Credits

Label: Cargo records – 2015

Line-up: Lorenzo Esposito Fornasari aka Lef (Voce, tastiere, elettronica) – Carmelo Pipitone (chitarre) – Colin Edwin (basso) – Pat Mastelotto (batteria).

Tracklist:

01. Jellyfish
02. Breakdown
03. Pyre
04. Funfair
05. Bed Of Stones
06. No Need
07. Vuoto
08. Dream of Black Dust
09. Funny Games
10. Black Dust
11. The Insignificant (remix by Coldlight)

Link: Sito Ufficiale.

Pyre – Video

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