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Dumb Flesh – Blank Mass

recensione_blanckmass-dumbflesh_IMG_201506Il nuovo disco dei Blank Mass si intitola Dumb Flesh e presenta atmosfere elettroniche ipnotiche dal primo all’ultimo brano. Tinte più oscure rispetto al passato prendono forma fin da subito spingendo l’ascolto in una trance flashata e stropicciata assai divertente. Compressi e meditabondi, si viaggia tra le pieghe plastiche di synth assolutamente ballabili e mai noiosi. Loam introduce voci deformate come in un sogno spremuto in una boccetta di vetro: un mondo che prende vita, osservato dal microcosmo che pullula. Dead Format sfilaccia un pop con addensamenti di atmosfere plumbee rendendo il tappeto noise di base particolare. Esperienza epidermica in primo piano: la copertina suggerisce il fil rouge che, da sonoro, diventa quasi tattile e che caratterizza il disco. Melodia e rumore si amalgamano per dare vita ad un lavoro orecchiabile e piacevole. Niente a che fare con la nuova frontiera dell’elettronica ma custodisce buoni spunti d’isolamento sano e distensivo.

Credits

Label: Sacred Bones-2015

Line-up: Benjamin John Power

Tracklist:

  1. Loam
  2. Dead Format
  3. No Lite
  4. Atrophies
  5. Cruel Sport
  6. Double Cross
  7. Lung
  8. Detritus

Link: Bandcamp, Facebook, Sito ufficiale

Dumb Flesh – streaming

Dead format – video

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