Home / Recensioni / Album / II – Wolther Goes Stranger

II – Wolther Goes Stranger

recensione_WoltherGoesStranger-II_IMG_201506Passano gli anni, poi le decadi, e anche la gente, la musica, tutto muta. Poi talvolta ritorna, si interseca e si annoda come in un telaio creando trame sorprendentemente belle.
Questo è quanto accade nella musica dei Wolther Goes Stranger, i quali, da Pavullo nel Frignano – Appennino modenese – potrebbero pian piano conquistare la Penisola con la loro miscela colorata e malinconica, sexy e un po’ nerd.
Un poco di tutto, ma in equilibrio: il secondo album dei Wolther Goes Stranger è brevissimo ma forse proprio grazie a questa scelta riesce a mostrarsi “giusto” nonostante la tantissima carne al fuoco.
Il disco inizia con l’orecchiabilissima e krautissima Berlino Est: la voce maschile di Luca Mazzieri e quella femminile di Linda Brusiani si fondono in un’alchimia ammiccante e sensuale, a raccontarci però di una relazione complessa, dove ci si guarda da una parte all’altra tra desiderio e delusione.
Chiodi è il primo singolo estratto dall’album: spiccatamente pop, sostenuto da un’elettronica ossessiva ma fresca, un testo diretto (nel quale trova spazio anche una citazione di Emidio Clementi) e sul finale anche un sax scandalosamente anni ’80.
Pelle è una bellissima canzone d’amore sussurrata e si va a legare perfettamente al brano successivo, Intorno. Giocando sempre con il duetto vocale maschile/femminile con testo in italiano e inglese, Intorno è avvolgente e sensuale; le due voci si trasformano in corpi che si sfiorano, i bassi ossessivi non lasciano scampo.
Accabadora delinea un momento particolare in II. Una pausa, un momento delicato ed apparentemente sognante che però nasconde il profilo enigmatico dell’accabadora, donna che nella tradizione sarda liberava gli anziani malati dalle ultime sofferenze della vita terrena.
Il ritmo elettronico torna ad essere assoluto protagonista di Dancer: un brano cupo e claustrofobico, nel quale il movimento del corpo è l’unica salvezza.
La ricetta “ritmo ossessivo + melodia pop” si ripete nel brano Con te, altro potenziale singolo da lanciare nel web e nelle radio.
Wtf è il brano conclusivo del disco, e suona proprio come una sigla: i saluti mentre il sipario si chiude.
Con questo secondo album i Wolther Goes Stranger hanno confermato le loro capacità con una raccolta di vere e proprie canzoni edulcorate, capaci di avvicinarsi in modo trasversale ad un pubblico molto vario.
Ammiccanti, spudorati, eccentrici, mai banali: i Wolther Goes Stranger sono da seguire.

Credits

Label: IRMA Records – 2015

Line-up: Luca Mazzieri (voce, synth, drum machine, chitarre, bassi) – Linda Brusiani (voce) – Massimo Colucci (batteria, percussioni, trapano) – Stefano Cristi (sax, wurly, synth); prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Andrea Suriani presso Alpha Dept. studio di Bologna; hanno partecipato Nicola Setti (voce) – Jonathan Clancy (voce); testi di Luca Mazzieri eccetto “Berlino Est” di Nicola Setti; artwork By Omino71

Tracklist:

  1. Berlino Est
  2. Chiodi
  3. Pelle
  4. Intorno
  5. Accabadora
  6. Dancer
  7. Con Te
  8. Wgs
  9. Wtf

Link: Facebook

Chiodi – video

II – streaming

 

 

Ti potrebbe interessare...

MartaDelGrandi Selva

Selva – Marta Del Grandi

Affila le sue armi Marta Del Grandi, due anni dopo l’esordio Until We Fossilize, scommettendo sulla …

Leave a Reply