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s/t – Piccoli Omicidi

recensione_PiccoliOmicidi-st_IMG_201503La band reggiana è giunta alla pubblicazione del secondo album. Solitamente quando una band si presenta con un disco omonimo intende concentrarsi sulla propria identità. Forse è proprio questa la volontà dei Piccoli Omicidi che, dopo l’esordio con Ad un centrimetro dal suolo, vogliono mettere i puntini sulle i, le i di “identità”, appunto.
L’album suona bene, solido in tutto e per tutto, e per semplificare possiamo dire che si tratta di una raccolta di brani tra il cantautorato e l’indie rock nostrano. Prodotto dal frontaman Piergiorgio Bonezzi e da Michele Pazzaglia (già al lavoro con Benvegnù) e con la collaborazione di Luca “Roccia” Baldini e dello stesso Benvegnù, l’influenza in alcuni brani risulta molto evidente, nei suoni e nel canto. Avendoti, che apre il disco, ne è un esempio lampante. Demodè invece sorprende per la dinamicità ed un piglio pop assolutamente efficace e convincente: un singolo perfetto. Sole e venerdì, brano già pubblicato la scorsa estate, ha avuto modo di essere conosciuta dal pubblico che ora piacevolmente la ritrova in questo album.
Teorema 2000 è una ballata dolce e romantica, cesellata e precisa, semplice e sincera. Uscita dagli anni ’90 degli Scisma, Piccoli Omicidi è la title track posta proprio a metà del disco: chitarra sferragliante, distorsioni colorate e cori. Allegra e primaverile, P.O.V. è una canzone orecchiabile e cantabile che vive di un ritmo scanzonato e azzeccatissimi intrecci saltellanti tra le chitarre di Giulio Martinelli e di Piergiorgio Bonezzi.
C’è una strega che ti dice, che non sei felice / ti offre il suo sorriso e ti uccide”. Con questi versi (molto Afterhours) si spegne il bel brano Una strega, capace di offrire una diversa gamma di colori rispetto al resto del disco.
I Piccoli Omicidi si cimentano positivamente anche in una cover per nulla facile: Povera Patria di Franco Battiato. Un tappeto elettronico iniziale lascia il passo ad un suono pieno e dilatato con un canto lievemente effettato che si alza e prende il volo.
La vena elettronica e nevrotica new wave trova spazio da protagonista in Pensione Miranda per poi lasciare spazio al brano conclusivo, Leggero, una ballata rock dale tinte pastello che accarezza le orecchie.
Questo nuovo album dei Piccoli Omicidi è un lavoro molto ben riuscito, che vive un po’ con un piede nel passato senza mai risultare però fuori luogo. I Piccoli Omicidi non inventano nulla, ma fanno la loro musica con ottime capacità (essenziali nella ritmica, più varie nella struttura melodica): un disco che si fa apprezzare dall’inizio alla fine, adatto a chi è in cerca di un ascolto pulito e piacevole, senza demoni urlanti.
Non so se i Piccoli Omicidi siano riusciti a mostrare al cento per cento la propria identità, ma sicuramente hanno mostrato la consapevolezza dei propri mezzi e del proprio ruolo.

Credits

Label: Still Fizzy Records – 2015

Line-up: Piergiorgio Bonezzi (voce, chitarra) – Giulio Martinelli (chitarra, cori) – Roberto Panisi (basso) – Enrico Bertani (batteria); hanno collaborato Paolo Benvegnù, Francesco Fry Moneti, Luca Roccia Baldini, Patrizia Pieroni

Tracklist:

  1. Avendoti
  2. Démodé
  3. Sole e venerdì
  4. Teorema 2000
  5. Piccoli Omicidi
  6. P.O.V.
  7. Una strega
  8. Povera patria
  9. Pensione Miranda
  10. Leggero

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Piccoli Omicidi – streaming

Sole e venerdì – video

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