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Tutorial – Dilaila

recensione_dilaila-tutorial_IMG_201409Oggi impareremo a stare al mondo in quattro semplici mosse”. “Il tutorial di oggi vi svelerà in pochi minuti i trucchi per affrontare le delusioni e le incertezze della vita.” Irraggiungibili chimere simili possibilità, seppure gli esperti, le diverse religioni e pratiche meditative tentano da anni di fornire un supporto alla cura delle ferite del cuore e all’ingorgo di pensieri. Ci provano, senza alcuna presunzione, anche i milanesi Dilaila, suggerendoci un personale “How to” per affrontare le complicanze della vita. Il segreto è tutto nel semplice e risaputo approccio autoironico a drammi e sofferenze ed è racchiuso nei nove brani che compongono il loro nuovo album dal titolo, appunto, Tutorial.
Tutorial è anche un omaggio alla canzone d’autore e alle sonorità degli anni ’60 e ‘70; la cronaca di una giornata tipo vissuta da tutti coloro che faticano ad arrivare a fine mese o che vivono una crisi d’identità. Ed è così che tra chitarre vintage e una vocalità ammaliante e raffinata (che rievoca le grandi interpreti del passato) si inizia col raccontare la Storia di una scema che diventò farfalla e di come Non ci prenderanno mai se, alla fine di tutto, ci si aggrappa agli affetti e alle cose essenziali della vita. La storia descritta nell’ouverture del disco viene ripresa in A caso (Sto pensando a lui), dove si alternano momenti più lenti e avvolti da una dolce malinconia a momenti più grintosi che sfociano in ritmi dal sapore brasiliano. Il ritmo incalzante, simile a quello di un Paso Doble, de L’amore in fuga e il rock dei Doors evocato da Radio ’96 lasciano il posto alla conclusiva Il gran sole di Hiroshima, ovvero un brano delicato sia nel testo che nell’arrangiamento, fragile nel trepido incedere delle note del piano e il cui titolo è tratto dall’omonimo romanzo di Karl Bruckner.
Con Tutorial Paola Colombo e i suoi musicisti si confermano abili maestri nel confezionare un prodotto di qualità, dall’impronta ben precisa, che si lascia ascoltare piacevolmente dal primo all’ultimo brano e per nulla scontato, nonostante tratti comunque di tematiche trite e ritrite.
Non essendoci quindi, ancora oggi, tutorial in grado di sostenerci nell’elaborazione di un “lutto”, non resta che armarci di coraggio e pazienza e imparare a cogliere le opportunità che si celano dietro ad ogni rottura, magari con in cuffia della buona musica come questa, da sempre valida alleata.

Credits

Label: Niegazowana/Audioglobe – 2014

Line-up: Paola Colombo (voce, chitarra acustica) – Claudio Cicolin (chitarra elettrica) – Luca Bossi (basso, pianoforte) – Riccardo Lecchini (batteria)

Tracklist:

  1. Storia di una scema che diventò farfalla
  2. Non ci prenderanno mai
  3. Se io fossi la notte
  4. I mostri sotto al letto
  5. A caso (Sto pensando a lui)
  6. L’amore in fuga
  7. Radio ’96
  8. Fiori urlanti
  9. Il gran sole di Hiroshima

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Tutorial – streaming

I mostri sotto al letto – video

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