Home / Editoriali / Teho Teardo in Music for Wilder Mann + Paolo Saporiti @ Da vicino nessuno è normale (MI) 19/06/14

Teho Teardo in Music for Wilder Mann + Paolo Saporiti @ Da vicino nessuno è normale (MI) 19/06/14

01-Music for Wilder MannArrivo presto all’ex Paolo Pini, curiosa di lasciarmi trasportare dalla forza che il concerto di Teho Teardo e la particolare storia dell’ex ospedale psichiatrico possono creare insieme. Mi dirigo verso il teatro attraversando un lungo viale alberato illuminato da tanti piccoli lumi; tutto intorno si trovano il parco e gli edifici dell’ospedale costruito negli anni ’30. Dove una volta venivano serviti i pasti ai pazienti oggi ha trovato spazio il teatro che ospita da anni il festival Da vicino nessuno è normale; nonostante l’allestimento teatrale, questo luogo continua a portarsi dietro la pesantezza della sua storia continuamente riproposta da elementi dell’ospedale rimasti nelle loro posizioni originali: il lavandino intatto, panche, porte rinforzate e resti di scenografie di vecchi spettacoli che, immobili, vigilano sul teatro e sulla sua nuova vita.
Prima dell’inizio del concerto l’atmosfera è rilassata. Incontro Paolo Saporiti con il quale scambio qualche chiacchiera prima della presentazione dal vivo del suo nuovo omonimo album completamente in italiano. Il live che ne segue è un concentrato di forza e di volontà ad aprirsi al pubblico eliminando qualsiasi barriera (in primis quella linguistica) raccontando con voce roca le gioie, i dolori e le esperienze della vita di ogni uomo.
02-Music for Wilder MannDopo un’ora di concerto, Paolo ci saluta e lascia il palco a Teho Teardo che presenta invece uno dei suoi tanti progetti, questa volta accompagnato dalla violoncellista Martina Bertoni: Music for Wilder Mann. Teho chiacchiera e ci racconta con entusiasmo l’ultima sua esperienza lavorativa di Londra, ci anticipa che suonerà alcuni brani appena composti con “amici Londinesi” (come li chiama lui) dei quali sente tanto la mancanza. Sin dalle prime note si rimane incantati dalle sonorità cupe ma allo stesso tempo magiche che si alternano a silenzi e note delicate del violoncello di Martina.
Iniziano ad apparire sullo sfondo le proiezioni del lavoro del fotografo francese Charles Frèger a cui si ispira Teho per il suo Music for Wilder Mann. Il tema del lavoro fotografico, sul quale la musica si adagia ed eleva gli scatti, è la riscoperta degli elementi grezzi e la volontà di tornare a cioè che è primordiale. Le foto ritraggono uomini di tribù di paesi europei che indossano pelli e pellicce di animali, ossa e corna gigantesche, fino ad assumere le sembianze di mostri e creature delle fantasie più remote. Le fotografie di Fregèr lasciano a bocca aperta tanta è la bellezza e la particolarità del progetto e grazie alla musica di Teho Teardo questi uomini ritratti non sono più mostri di cui avere paura, ma creature dalle quali lasciarsi affascinare.

Si ringraziano Guido Gaito e Olinda per la collaborazione.

Gallery fotografica di Teresa Enhiak Nanni

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