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L’importanza dell’armonia del corpo per un musicista: intervista al Dott. Fusco

LostHighways.it ha sempre cercato di approfondire la musica a 360°. In questa intervista con il dott. Giampiero Fusco, specializzato in Osteopatia e Fisioterapia applicata alla musica, cerchiamo di analizzare l’armonia del corpo nella performance live di un musicista. Inoltre la chiacchierata tocca anche argomenti più particolari, come la musicoterapia. È un articolo che potrà interessare musicisti e fruitori di musica.

Quanto è importante la corretta postura di un musicista nella sua perfomance live?
Una corretta postura permette al musicista di poter eseguire il giusto movimento con il minimo sforzo. Se per un istante ci soffermassimo sul concetto di corporeità, il musicista lo potremmo paragonare ad un atleta, e pertanto bisognoso di un giusto allenamento “dedicato”, tale da potergli garantire la capacità di ridurre al minimo le tensioni muscolari durante la performance musicale.

Una corretta postura è importante solo per un batterista o anche per altri musicisti come il bassista o il chitarrista?
Qualsiasi musicista che suoni il proprio strumento utilizzando una postura scorretta, ed in maniera non rilassata, può soffrire di disturbi muscolo-scheletrici .

In caso di errate posture perpetrate nel tempo dove e come può intervenire e curare un fisioterapista ed osteopata come te?
Immaginiamo di essere ad un concerto, ed osserviamo ogni singolo musicista eseguire la propria performance. Cosa notiamo? Che suonare determina il mantenimento di un atteggiamento corporeo innaturale per un tempo relativamente lungo. Inoltre, ogni musicista, professionista o amatoriale, “suona” in modo differente: é per questo che solitamente cerco di progettare “insieme” a ciascuno di loro il giusto piano riabilitativo ed un’opportuna routine di esercizi corporei volta a ridurre al minimo il ripresentarsi dei disturbi.

Raccontaci quali musicisti hai curato?
Tra i tanti professionisti ricordo con piacere Sergio Di Natale (batterista), Gianluca Palmieri(batterista), Pippo Matino (bassista).

Sappiamo che sei è un grande appassionato di musica, quali artisti hai visto live che ti hanno maggiormente impressionato per armonia nella dinamica corporea?
Oltre a quelli già citati, devo ammettere che Gavin Harrison (batterista dei Porcupine Tree) mi ha impressionato molto. Vi é poi Zohar Fresco (percussionista) che riesce a fondere un’incredibile tecnica ad una formidabile calma interiore: esprime a pieno il concetto del “suonare in maniera rilassata”.

Il benessere psico-fisico dell’artista è fondamentale per la resa live. Si può sfatare il mito droga e rock’n’roll per suonare in maniera perfetta in un live?
Certo, il benessere psico-fisico consente una migliore e duratura resa live e poi… é la musica la vera droga.

Sappiamo che sei un amante della batteria, hai registrato dei filmati di stretching per i batteristi. L’uso dello stretching pre-live quanto pensi sia diffuso tra i musicisti odierni?
Il concetto di “curare il corpo prima del suono”, come esposto nei miei video presenti su YouTube, é una pratica che all’estero è diffusa da anni e sta prendendo sempre più piede anche in Italia, poiché la richiesta parte proprio dai musicisti che sentono la necessità di essere seguiti sul piano psicofisico. Nel mondo dei batteristi vi é un insegnante di fama internazionale, Dom Famularo, che ha dedicato alla “corporeità” molti anni di studio. Ha evoluto diversi concetti tecnici, migliorando l’ergonomia ed il comfort  necessari per permettere a ciascun batterista di sviluppare sullo strumento le proprie “emozioni musicali” con l’opportuna base didattica e corporea. Tra i suoi lavori, vi é un libro a riguardo molto interessante, si intitola A te la mossa.

Adesso invertiamo i ruoli, quanto è importante l’ascolto di musica durante le sedute di osteopatia?
L’ascolto musicale durante il mio lavoro é fondamentale, poiché mi permette di incanalare la giusta energia psicocorporea e aiuta a creare l’opportuna sinergia col paziente durante la seduta.

L’ascolto di musica di una certa qualità aiuta a raggiungere uno stato di benessere psicofisico ottimale. In altre parole chi non ascolta musica può condurre una vita imperfetta tendente alla depressione?   
In termini semplici, possiamo dire che l’ascoltare musica (ed ancor più suonare) permette l’attivazione e la produzione da parte del nostro cervello di “molecole ” che agiscono positivamente sul nostro umore. Basti pensare alla musicoterapia.

Cosa pensi della musicoterapia?
Credo che utilizzare gli elementi musicali come strumenti terapeutici sia un incredibile canale. Ci sono studi scientifici che dimostrano l’efficacia dell’utilizzo dei suoni a scopo terapeutico. La musicoterapia interviene su differenti livelli, non solo psico-emozionali ma anche corporei. E come ogni pratica che utilizza elementi “naturali”, si radica nell‘antichità; molte pratiche corporee moderne (anche in campo medico) prendono spunto dallo yoga e da altre pratiche antiche. Anche l’osteopatia ed in generale la medicina manuale, seppur standardizzata e resa scientifica, trae origini dai “conciaossa”.

Oltre ad essere un grande osteopata e fisioterapista, hai un sogno nel cassetto… pubblicare un disco con la tua band. Parlaci brevemente di questo tuo progetto…
I Metaverso sono una band giovane, suoniamo insieme da circa quattro anni.  Il  progetto ha lo scopo di  fondere le nostre  culture ed emozioni in musica. A breve dovrebbe uscire il nostro primo lavoro, che potremmo definire rock in tutte le sue sfaccettature e ad un primo ascolto potrebbe lasciare un‘impronta dark. Per me ed il resto della band, consapevoli di non esser dei professionisti, aver creato qualcosa che ci rappresenti ci ha donato una grande emozione.

Stretching per batterista

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