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These Days – M+A

C’era chi raccontava di “questi cazzo di anni zero” e, nel bene o nel male, lo faceva con una chitarra scordata e corde vocali altrettanto maltrattate. Poi sono arrivati coloro che, senza presunzione storicistica, hanno fotografato l’attualità, “questi giorni”, con uno sguardo ben più vasto e preciso.
In These days non c’è la scritta Coop alla quale aggrapparsi per raccontare il proprio mondo: nei giorni raccontati dagli M+A ci sono i neon delle metropoli, c’è la velocità di una società in fermento, c’è la quiete dei luoghi in cui rifugiarsi, c’è l’incrocio delle genti, c’è la voglia di aprirsi al mondo e non chiudersi nella provincia italica.
I climi freddi e le tinte pastello del precedente Things.Yes sono accantonate per lasciare spazio al calore del sole, al brivido del vento sulla pelle, al solletico delle piume presenti in copertina, ai profumi e gli stimoli della multiculturalità. Se Things.Yes si muoveva in modo indefinibile all’interno di uno spazio circoscritto, These Days rappresenta al meglio la complessità dell’attualità cogliendo bellezze di ogni sorta, in tutti i luoghi musicali e non. Si parte dall’elettronica ma si giunge (con inaspettata naturalezza) alla musica black, a ritmi tropicali, a sofisticati ed eleganti climi da club jazz-lounge. In buona parte dei brani vive una ballabilità insita ma non esaltata, quasi per pudore, per non rovinare tutto. C’è equilibrio in questi incredibili These Days, frutto di misura e gusto. Tra il nerd e la pop star, tra l’indie e la gloria commerciale, tra “la piccola Italia” e il “grande mondo là fuori”, tra il timido e l’ambizioso, tra il semplice disco realizzato da un musicista e il risultato ottenuto da un processo creativo totale. Sono gli accostamenti, i passaggi da un clima all’altro, la bellezza dei dettagli a fare di questo album qualcosa di veramente grande. These Days può apparire meno intenso e più frivolo del precedente lavoro degli M+A, ma è solo apparenza recepita da una mentalità italiana che vive troppo di classicismi. These Days segna un punto importante per gli M+A e (mi auguro) per tante altre band dello Stivale.

Credits

Label: Monotreme Records – 2013

Line-up: Michele Ducci – Alessandro Degli Angioli; Marco Frattini (batteria)

Tracklist:

  1. When
  2. B Song
  3. Down the West Side
  4. Freetown Solo
  5. Game
  6. New York There
  7. L.E.M.O.N.
  8. Practical Friday
  9. De-light
  10. Slow
  11. Midnight Radio

Link: Sito Ufficiale, Facebook, Soundcloud

 

When – video

 

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