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War – U2

Peter Rowen, il bambino di copertina di questo disco ha passato trent’anni di eventi e forse non è rimasto bambino dentro come gli augurava Bono. Guardarsi indietro non fa male a volte… anzi fa comprendere come il mondo abbia avuto una fase in cui la musica cercava di svegliare le coscienze contro l’indifferenza e la disumanità che stavamo acquisendo. Nel febbraio del 1983 usciva un disco con un titolo mai così forte come War. Un disco che voleva riflettere sui riflessi psicologici della guerra nel nostro modo di approcciare la vita. In quegli anni le notizie incominciavano a viaggiare più veloci sul globo ed era di dominio pubblico il numero di guerre sparse tra l’Occidente e l’Oriente del pianeta e si iniziava ad essere spettattori insensbili di tutto questo. Quest’osservazione del gruppo dublinese sarà poi l’asse portatante anche di Actung Baby. Con War si apre la stagione politico-pacifista degli U2. Le prime tre tracce del disco sono pugni emozionali sulleassurde conseguenze della guerra: Sunday bloody sunday si riferisce alla famosa maledetta domenica del Bogside Massacre del 1972, Seconds parla della proliferazione nucleare ed i rischi annessi e New Year’s Day è legata al movimento di solidarietà polacco. La potenza di canzoni come Sunday bloody sunday e New Year’s Day non è solo neii testi ma anche nelle strutture musicali semplici che permisero a questi brani di essere facilmenti coverizzati dai giovani di tutte le generazioni future. Un disco in pieno periodo new wave che, invece di cantare pop e frivolezze, vuole far riflettere, vuole mandare messaggi.  Nella finale “40”, il cui testo è basato sul salmo 40 della Bibbia, affiora anche il tema religioso tanto caro alla band irlandese nei futuri album. Pensare a quanto sia stato veggente questo disco mette i brividi. Possiamo solo sorridere all’ascolto di tante band britanniche contemporanee che si prodigano per spingere il ritorno della new wave… Non riusciranno mai a realizzare un disco così intenso nei contenuti e allo stesso tempo accessibile a tutti nel suo perfetto equilibrio rock-pop.  Caro Peter, non l’abbiamo cambiato questo mondo ma almeno abbiamo sfiorato un momento in cui forse il cambiamento era possibile… E, forse, la nostra generazione ci spera ancora.

Credits

Label: Island – 1983

Line-up: Bono Vox (voce) – The Edge (chitarra) – Larry Mullen (batteria) – Adam Clayton (basso).

Tracklist:

1. Sunday Bloody Sunday
2. Seconds
3. New Year’s Day
4. Like a Song
5. Drowning Man
6. The Refugee
7. Two Hearts Beat As One
8. Red Light
9. Surrender
10.40
Link: Official Site

New Year’s Day – Video

http://www.youtube.com/watch?v=8kx8wGRNZX4

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