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Il nuovissimo mondo – Bologna Violenta

bologna-violenta-il-nuovissimo-mondoNicola Manzan non è certo uno sconosciuto nel panorama musicale italiano: ha collaborato come violinista, polistrumentista, compositore e arrangiatore con diverse realtà, tra le quali Baustelle, Paolo Benvegnù, Giovanni Ferrario, Alessandro Grazian, Ligabue, Moltheni, OfflagaDiscoPax, Yuppie Flu. Attualmente è chitarrista e violinista de Il Teatro degli Orrori. Nasce a Treviso nel 1976 e si diploma in violino nel 1997. Nel 2006 pubblica una raccolta di pezzi ispirati ai film poliziotteschi degli anni ’70, dando vita al progetto solista Bologna Violenta. Il risultato è un cdr autoprodotto composto da 26 tracce da 26 secondi di electro-grindcore strumentale distribuito in tutto il mondo tramite il circuito DIY. Nel 2010 esce per l’etichetta Bar La Muerte il secondo album, intitolato Il nuovissimo mondo – Dramma in XXIII atti sulla sorte del mondo e sul declino del genere umano, una sorta di omaggio ai film-documentario (i famosi mondo-movie) degli anni ’60 e a tutte le loro derivazioni.
Già dalla copertina, un manifesto funebre per annunciare la nascita (o la morte?) de Il nuovissimo mondo, è chiaro che quello che ci presenta Bologna Violenta è un mondo che non lascia scampo: ventitré tracce, la maggior parte della durata di 30 secondi o poco più, che raccontano le crudeltà dell’uomo. L’ascoltatore viene violentato, rivoltato e sconvolto dal violino e dalla chitarra di Manzan che accompagnano campionamenti tratti dai mondo-movie, dai poliziotteschi e dagli horror anni ’80. Racconti crudeli, ricchi di cinica ironia. Arrivati alla traccia 12 si ha un attimo di respiro: nel brano Blue Song (colonna sonora del film Milano Trema dei fratelli De Angelis) il violino di Manzan crea suggestioni romantiche che coccolano l’orecchio dell’ascoltatore regalandogli un breve riposo. Ma il viaggio attraverso le brutture della razza umana riprende subito. Un viaggio che destabilizza, che ci lascia con una domanda: L’uomo: ultimo atto?
Il disco di Bologna Violenta non è sicuramente facile: è disturbante, è morboso, ma al contempo affascinante. O lo ami o lo detesti, ma ad ogni modo arriva dritto al sodo.

Credits

Label: Bar la Muerte – 2010

Line-up: Nicola Manzan (chitarra, violino)

Tracklist:

  1. Il nuovissimo mondo
  2. Morte
  3. Trapianti giapponesi
  4. Danze cecene
  5. El Grindo
  6. Un virus terrificante
  7. Le regine delle riviste porno
  8. Il sommo fallo
  9. Maledetta del demonio
  10. Chirurgia sociale
  11. Nudo e crudele
  12. Blue Song
  13. La donna nel mondo
  14. Mondo militia
  15. Il trionfo della morte
  16. La mattanza
  17. Il declino della musica contemporanea
  18. Un Paese pietoso
  19. Stronzi
  20. Una buona cosa
  21. Sono diventati tutti mostri
  22. Pistola e dare ordini
  23. L’uomo: ultimo atto?

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