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In absentia – Kobayashi

kobayashiTutto nacque nel 2004, poi ci furono un ep nel 2006, un album nel 2008 ed un nuovo ep pubblicato sul finire del 2009. Dopo le precedenti collaborazioni in studio con Tommaso Colliva (già al lavoro con Calibro 35 e Muse tra i tanti) e Paolo Mauri (produttore e fonico per La Crus, Afterhours, Amor Fou e tanti artisti della ricca scena milanese e non solo) i Kobayashi si sono spinti verso la sonorizzazione di un’opera di Antonello Pelliccia. In absentia è quindi il nome del video creato dal regista toscano con la collaborazione di Gianni Macalli e Paolo Roderi ed il compito dei Kobayashi doveva “limitarsi” alla sola sonorizzazione live nell’ambito della passata edizione della Biennale di Venezia.
Quello che ascolto ora è un ep, praticamente un album vista la sua durata, nato dalla trasposizione in studio di ciò che era stato realizzato per il live complementare al video. Potrebbe quindi risultare difficile il commento riguardo un qualcosa che è stato smembrato da un’opera completa. Video e musica erano le due facce della stessa medaglia, ma la band ha deciso che il solo suono di quest’opera complessiva potesse avere una vita propria ed indipendente. In effetti non sbagliavano.
Il disco In absentia è un magnifico esempio di contaminazioni nel quale l’esclusiva presenza della musica non risente la mancanza di una voce cantante. Ricco di cambi di tempo ed atmosfere, a tratti psichedelico, a tratti cupo e claustrofobico con sonorità post-rock, il disco si snoda in sole quattro tracce dalla lunga durata e bisogna digerirlo, apprezzarlo o odiarlo nel suo complesso.
I Kobayashi hanno di certo realizzato un disco di intensità unica che va giudicato tenendo conto dell’ambito in cui si muove: è inutile e ridicolo dire che l’ascolto appare difficile e che non si presta al paragone con il classico disco di canzoni e al sistema singolo – video – hit musicale. La band carrarese ci mette di fronte ad una vera e propria opera rock, capace di trasportare la mente ed il corpo in un viaggio complesso ed affascinante nel mondo della musica moderna, curata ed anche impreziosita dalle toccanti e nobili incursioni delle note di sax e viola e dalla poesia di Laura Pugno.

Credits

Label: Corasong – 2009

Line-up: Andrea Marcori (voce, chitarra, basso, casiotone, xilofono) – Nicola Bogazzi (basso, microkorg, xilofono) – Flavio Andreani (batteria, percussioni, oggetti, theremin)

Tracklist:

  1. Air Motel
  2. Détournement
  3. Vendramin?
  4. Lei Non Sa Chi Sono Io

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