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Heroes Vol.1 – War Child

warchild01War Child, un’organizzazione non governativa nata nel 1993, ha il nobile impegno di tenere alta l’attenzione su uno dei drammi più bassi di cui l’uomo possa macchiarsi: la guerra con le sue brutali conseguenze sui bambini. Mutilazioni, fame, carcere, contatto con le armi, istigazione alla violenza, perdita di ogni riferimento per la crescita e per l’elaborazione di una sana dinamica relazionale, sventramento dei nuclei familiari e desolazione affettiva. E quei bambini che riescono a sopravvivere portano per sempre negli occhi dell’innocenza il seme della paura, dell’orrore. War Child interviene in modo fattivo nelle zone del mondo ferite da conflitti noti e meno noti, raccogliendo fondi e dando vita ad iniziative che sappiano stimolare l’interesse e la sensibilità oltre la ferocia degli interessi politici, religiosi, etnici e economici che animano le guerre, il retaggio primitivo di cui l’uomo non riesce a liberarsi, manifestando ancora oggi l’istinto alla prepotenza e la mancanza di ogni ragionevole dialogo.
Per il quindicesimo anniversario War Child, in collaborazione con la Parlophone/EMI, lancia Heroes Vol. 1 ovvero una densa compilation che si propone come una sorta di ponte ideale tra la musica dei ’60-’70-’80 e quella attuale. I nomi di artisti che da qualche anno si sono affacciati sulla scena internazionale si legano ad interessanti e affascinanti reinterpretazioni di pezzi memorabili per la storia della musica moderna nelle sue molteplici sfacciattature di genere.
Duffy abbraccia  di blues Live And Let Die (Paul McCartney); gli Hot Chip mescolano l’attitudine elettro-pop-dance alle trame oscure e magnetiche di Transmission (Joy Division); Peaches immerge nella schiuma electroclash Search And Destroy (Iggy Pop); The Kooks vestono di rock aereo, mutevole e piacevolissimo Victoria (The Kinks); in chiave di sfrenato e sregolato indie appeal la Sheena Is A Punk Cocker (The Ramones) firmata dagli Yeah Yeah Yeahs; The Hold Steady accarezzano con naturalezza Atlantic City (Bruce Springsteen); Rufus Wainwright fa proprio con delicatezza ed eleganza il medley Wonderful/Song For Children (Brian Wilson); Beck gioca di riff e di puntelli sporadici d’elettronica ai bordi dell’irruenza blues per l’acida radice di Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob Dylan); perfetta per i Franz Ferdinand Call Me (Blondie); i TV On The Radio avvolgono con la seducente versione di Heroes (David Bowie), figlia di una precedente collaborazione con il Duca Bianco (Province, Return To Cookie Mountain – 2006); gli Elbow danno prova di smisurata resa poetica e orchestrale per la superba Running To Stand Still (U2), esempio brillante di come una cover possa diventare libera creazione di stile e volo verso nuovi orizzonti.
Il ricavato della vendita di Heroes Vol.1 sarà devoluto in beneficenza a War Child (a supporto dei bambini di Iraq, Afghanistan, Uganda, Repubblica Democratica del Congo), e non è tutto: il 18 febbraio i Coldplay e i The Killers suoneranno insieme per un concerto esclusivo a supporto di War Child allo O2 di Shepherd’s Bush, ogni biglietto sarà una goccia per raccogliere fondi.
“War Child do exactly what it says on the tin. These kids shouldn’t be in such circumstances in the first place, but they are, so thank god someone’s doing something about it.” (Guy Garvey – Elbow)

Credits

Label: Parlophone/EMI – 2009

Line-up: AA.VV

Tracklist:

  1. Beck (Bob Dylan: Leopard-Skin Pill-Box Hat)
  2. Scissor Sisters (Roxy Music: Do The Strand)
  3. Lily Allen ft. Mick Jones (The Clash: Straight To Hell)
  4. Duffy (Paul McCartney: Live And Let Die)
  5. Elbow (U2: Running To Stand Still)
  6. TV On The Radio (David Bowie: Heroes)
  7. Hot Chip (Joy Division: Transmission)
  8. The Kooks (The Kinks: Victoria)
  9. Estelle (Stevie Wonder: Superstition)
  10. Rufus Wainwright (Brian Wilson: Wonderful/ Song For Children)
  11. Peaches (Iggy Pop: Search And Destroy)
  12. The Hold Steady (Bruce Springsteen: Atlantic City)
  13. The Like (Elvis Costello: You Belong To Me)
  14. Yeah Yeah Yeahs (The Ramones: Sheena Is A Punk Rocker)
  15. Franz Ferdinand (Blondie: Call Me)

Links:Sito Ufficiale,MySpace

Heroes Vol.1 – Preview

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