Home / Recensioni / Album / Mare morto – Santo Barbaro

Mare morto – Santo Barbaro

Mare morto è prima di tutto un libricino. Un libro di poesie e immagini a prima vista. Poesie che raccontano di una guerra. “Guerra nel figlio nato dalla paura / nel mio respiro e nel mio nome. Guerra nel sonno spoglio di sogni / nel mio sorriso dai denti assassini.” (Guerre). Quella interiore di chi scrive rapportandosi al mondo altrettanto guerriero e guerrafondaio. “Cara mia patria… oserai frenare la mano di Caino o anche tu sputerai sul corpo di suo fratello?” (Cara mia patria). Poesie che osservano e si domandano senza proporre soluzioni universali. “Se non sai chi sei non puoi vedere aldilà dell’idea che hai di te. E come puoi svegliarti se il tuo non è un sonno se non stai dormendo? (Occhi immensi). Uno sguardo che affonda tra la profondità del pensiero e l’empirismo della sensorialità. “Noi siamo il girotondo dei ciechi/noi abbiamo occhi sulle braccia/e dove muore la mano del primo / cresce quella del vicino / non ci servono occhi per vedere” (Cecità). Le immagini illustrano e accolgono l’idea. La difficoltà e la solitudine espresse trovano forma negli scatti in bianco e nero che completano il libro. L’immagine di copertina al grido silenzioso e ripetuto di 2 + 2 = 5 non fa altro che annunciare l’ostinata incoerenza scritta e cantata per tutto il lavoro. Solo sull’ultima pagina una bustina bianca contiene il disco vero e proprio. Altrettanto bianco, candido. Il disco è un racconto. È la sottile voce di Pieralberto Valli che legge con dolcezza e impatto ciò che il suo polso ha de-scritto. Il ritmo e la melodia non sono solo un dettaglio: sono dettati dal pianoforte suonato con garbo da Giacomo Toni, dalle percussioni cupe di Marco Frattini e completati dal basso e contrabbasso di Francesco Tappi. È un lavoro raffinato e ben curato, capace di mantenere alta la tensione sempre. Il cantato non sminuisce l’intensità dei testi rendendo l’atmosfera austera. Mare morto è un progetto dai mille odori: il profumo della carta unito al sapore dell’esperienza, il gusto speziato della percezione insieme all’aroma oscuro del contrasto audio-visivo. Mare morto è un lavoro che non risparmia alcun senso. Non concede l’apnea artistica a nessuno e supera ogni limite corporeo proponendosi nelle sue molteplici forme. Non si nasconde e concede la propria verità nella piena consapevolezza che “puoi anche uccidere la menzogna ma è più difficile partorire la verità” (Mare morto).

Credits

Label: Il Vaso di Pandora Records, 2008

Line-up: Marco Frattini (batteria e percussioni) – Francesco Tappi (basso e contrabbasso) – Giacomo Toni (pianoforte e fisarmonica) – Pieralberto Valli (voce e chitarra) – Francesco Fantini (fotografo) – Gabriele Ranzi (impaginazione)

Tracklist:

  1. Santo barbaro
  2. Mine gravide
  3. Nero deserto
  4. Guerre
  5. Cara mia patria
  6. Occhi immensi
  7. Il mondo è la patria di chi non ha dimora
  8. Cecità
  9. Noir
  10. Nuovi schiavi
  11. Mare morto

Links:MySpace

Ti potrebbe interessare...

Travis_LA_Times_album_cover_artwork_review

L.A. Times – Travis

Succede che trascorrono 25 anni in un soffio e ti ritrovi a fare i conti …