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Guarda il sole – Daniele Tenca

“Tu / Mi sorridi e penso che / Quando piove in questo mare / Sei una goccia di cristallo / E quella voglia unica / Alimenterà il piacere di giocare / ancora / Lo sento forte sulla pelle / Il tuo sguardo, anche sopra le stelle”. I dischi hanno un chakra del cuore, quello su cui posare un quarzo rosa e Guarda il sole, disco d’esordio di Daniele Tenca, ha un punto nodale su cui si posano Gocce di cristallo. Un pezzo delicato nella tessitura verbale eppure definito e preciso nella cura degli arrangiamenti su cui si impongono le chitarre elettrice e acustiche addomesticate da Giuliano Dottori (compagno di scrittura della parte musicale dell’intero album), il basso guidato dalla perizia e competenza di Andrea Viti (ex Afterhours e Juan Mordecai), la batteria di Alberto Pietrapertosa. Alcuni dei nomi che hanno definito un buon lavoro discografico che oscilla tra impennate elettriche ispirate al rock più classico, ma arricchito di incursioni sporche, e atmosfere più intime che la poesia dell’acustico dipinge a tratti lievi. I tocchi di piano, organo, armonica, moog arricchiscono una prova di cuore, di amore per la musica ricercata e amata come un sogno.
Non funziona ha una presa diretta, una carica melodica d’effetto ma non scontata (chitarra solista… Stef Burns); Insegnami a vivere gira di chitarre, basso, batteria: semplice e tirata; Per un’ipotesi ricorda che Tenca firma insieme a G. Dottori il testo di Leggera come sai (Lucida – Ilrenonsidiverte 2007).
La tua libertà abbassa i toni e vira verso dolci/amare riflessioni: “Non ti puoi più nascondere, amico mio / Contro per abitudine, come ti ho sognato / Stanco ormai di resistere, la tua rabbia sai / E’ un’illusione inutile che non basta mai / Dov’è la tua libertà? / Persa in mezzo alle tue favole / Puoi raggiungere un sogno / Con quello che sai / Puoi dipingerti un mondo / Coi colori che hai”.
In mezzo alle nuvole scivola con semplicità accurata e di stile.
Le domande, le esitazioni, le incertezze, le speranze convergono nell’ultima tappa di un percorso che mira al posto dell’anima. Un posto da riscoprire sulla scia di un imperativo positivo: Guarda il sole“C’è un posto senza alcuna restrizione / Che si chiama anima / E’ quella che ti dà la direzione / Per scrivere la favola / E nessuno te la toglie / Se non la vendi / E il richiamo si fa forte / Se non la spegni”.

Credits

Label: Ultratempo / Ostress – 2007

Line-up: Daniele Tenca (Voce, Cori, Chitarre, Armonica, Percussioni, Piano, Glockenspiel) – Giuliano Dottori (Chitarre, Noise, Percussioni, Cori, Glockenspiel) – Alberto Pietrapertosa (Batteria) – Andrea Viti (Basso) – Viviana Zordan (Basso) – Onofrio Laviola (Piano e Organo) – Corrado Dottori (Organo) – Gianluca Mancini (Piano Rhodes, Moog, Harmonium) – Stef Burns (chitarra ritmica e solista in Non funziona); Prodotto da Daniele Tenca e Giuliano Dottori; Registrato da Gianluca Mancini; Mixato da Gianluca Mancini e Daniele Tenca; Masterizzato da Gianluca Mancini e Salvatore Capacchione al Mai Tai Studio di Milano.

Tracklist:

  1. Non funziona
  2. Insegnami a vivere
  3. Per un’ipotesi
  4. La tua libertà
  5. Ho già visto abbastanza
  6. Gocce di cristallo
  7. Scopri il mio trucco
  8. Anima nera
  9. In mezzo alle nuvole
  10. Guarda il sole

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2 commenti

  1. una bella scoperta… consigliato sicuramente. grande sensibilità Amalia…

  2. so che ascoltando questi pezzi, che scoprendoli, sentirò il gusto di segreto, il sentore delle buone occasioni…

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