Seguito a una serie di singoli ed EP snocciolati a partire dallo scorso maggio, Paracusie Notturne è il primo, sia pur breve, album del polistrumentista Lennard Rubra, animato dall’ambizioso progetto di andare oltre il concetto di canzone. L’archetipo di Artemide è l’archetipo di Lennard, una chitarra pulita e affilata a metà strada tra il Fripp esordiente di Cheerful insanity e la psichedelia acida dei Pink Floyd di Barrett, che trova in Italia un illustre predecessore nei Jennifer Gentle. Con quella chitarra dagli arpeggi obliqui e sincopati Rubra osserva il mondo da un’ampolla di vetro, riempita dal gas allucinogeno emesso dalla sua voce inquietante che crea vortici e nuvole contro le pareti curve. Ed è un mondo deforme, indecifrabile, quello che si scorge tra disturbi uditivi, le Paracusie, fraseggi glissati, loop ossessivi e paranoie che nascondono una Perla verde. Visionario e bizzarro, un parto travagliato diventa occasione di un racconto epico: L’odissea della tua ossitocina. Giusta cesura strumentale De columnis Herculis scioglie l’acido lisergico nel ritmo della new wave. A suo modo Vulvapop è una canzone romantica, trasfigurazione di una melodia beat nostrana, forse memore di una ascendenza carioca, mentre il legame sorprendente con la sua città, Riccione, è affermato con distaccata ironia tra le trame indie di Aquafan. Ma l’ossessione compulsiva costringe l’autore a tornare sulla pista battuta, soffre di Anancasmi e si avvita su sé stesso con lucida consapevolezza, perché sono ‘impervie le strade che portano altrove‘.
Credits
Label: LFA 27 Zeitgeber – 2018
Line-up: Lennard Rubra; Track 5 and Track 8_ drums played by Nicolò D’Ercolì
Tracklist:
- L’archetipo di Artemide
- Paracusie
- Perla verde
- L’odissea della tua ossitocina
- De columnis Herculis
- Vulvapop
- Aquafan
- Anancasmi
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