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CLN – Jochen Arbeit & Paolo Spaccamonti

recensione_paolospaccamonti-CLN_IMG_201804Questo disco è una piazza, Piazza CLN, a Torino. Ragnatela di suoni elettrici, struttura metallica ragionata e composta: è il nuovo lavoro di Paolo Spaccamonti, artista torinese, che ha incontrato per caso il suo collega Jochen Arbeit in un bar dopo una serata live di Rumors. Piazza CLN ha due fontane collocate in simmetria prospettica, quella raffigurante il fiume Po e quella che simboleggia il fiume Dora. Alle spalle hanno altre due gemelle diverse, ovvero le chiese di Piazza San Carlo. Questo medesimo gioco di specchi è presente nel disco: due chitarre che si guardano, ognuna sulla propria strada, infinitamente parallele, ognuna che corre nel proprio binario. Piazza CLN è dove viene commesso il primo omicidio di Profondo Rosso di Dario Argento, ed è anche il luogo dove si trovava la Gestapo durante l’occupazione tedesca. E questo disco rievoca l’atmosfera plumbea e ambigua degli orrori e delle cupe intenzioni. Dagli angoli del perimetro si assottigliano i riff di chitarra, elettrici frammenti di ricordi allungano le ombre fino al centro. Sono distorsioni in crescendo, in un concept album dalla fitta trama emotivamente vibrante. Attesa, tensione e nessuna salvezza nella distensione. Una scheggia nera in cui entrarvi lentamente. Buon ascolto.

Credits

Label: Boring Machines / Escape From Today / Audioglobe – 2018

Line-up: Jochen Arbeit (chitarra elettrica, sintetizzatori) – Paolo Spaccamonti (chitarra elettrica, sintetizzatori)

Tracklist:

  1. I
  2. II
  3. III
  4. IV
  5. V
  6. VI
  7. VII
  8. VII

Link: bandcamp, sito ufficiale

CLN – streaming

II – video

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