Home / Recensioni / Album / D’un tratto – Eugenio Rodondi

D’un tratto – Eugenio Rodondi

recensione_redondi-DUnTratto_IMG_201711E’ uscito proprio in questi giorni il terzo album di Eugenio Rodondi. Dopo Labirinto (2012), registrato con la supervisione di Gigi Giancursi e Cristiano Lo Mele (Perturbazione), e Ocra (2015), album che consacra il cantautore torinese e che lo porta ad essere finalista al Premio De Andrè, esce D’un tratto, prodotto da Nicola Baronti per Phonarchia Dischi.
Il disco racconta il viaggio di coppia e il naturale evolversi di una situazione sentimentale con tutti i suoi pro e contro. Diverse le tematiche sviluppate: innamoramento (E’ Finita L’Estate, Frange), l’incontro con una persona nuova e sconosciuta (Consolati), il voler essere esclusivi nei confronti dell’altro (Una canzone che), il tradimento (D’un tratto).
L’approccio musicale e la produzione sono abili nel fondere la narrazione prettamente cantautorale con campionamenti, citazioni di brani che hanno fatto la storia della musica rock-pop e sprazzi di elettronica.
Rispetto al primo album, molto introspettivo e cupo e al secondo nel quale emerge la canzone di protesta, D’un tratto rappresenta una nuova evoluzione per Eugenio Rodondi che cerca di far emergere uno stato d’animo comune in tutti noi, il sentimento.

Credits

Label: Phonarchia Dischi – 2017

Line-up: Eugenio Rodondi (chitarra, voce) – Marco Segreto (basso) – Rocco Panetta (chitarra elettrica) – Giulio Arfinengo (batteria)

Tracklist:

  1. E’ Finita L’Estate
  2. Consolati
  3. Una Canzone Che
  4. D’Un Tratto
  5. Frange
  6. Valentine
  7. Quand’Eri Piccolo
  8. I Soliti Sbagli
  9. E Mi Dicevi

Link: Facebook

D’un tratto – streaming

E’ finita l’estate – video

Ti potrebbe interessare...

Travis_LA_Times_album_cover_artwork_review

L.A. Times – Travis

Succede che trascorrono 25 anni in un soffio e ti ritrovi a fare i conti …

Leave a Reply