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Arvo – Mamavegas

recensione_Mamavega-Arvo_IMG_201504Il secondo album dei Mamavegas è una conferma importante per la band romana: ciò che era stato fatto tre anni fa con Hymn for the Bad Things è mutato, cresciuto, migliorato.
Arvo è un disco prezioso capace di unire differenti stili ed anime musicali dei vari membri della band, offrendo però un risultato coerente in dieci tracce fresche ed estremamente vive anche nei passaggi più cupi.
L’inizio, affidato a Blessed and gone, è una sferzata di vento gelido in cima ad una montagna, tra folk e rock, tra sogno e realtà. Splendida e variopinta, Wonder Tortilla gioca con un fare beatlesiano che poi si riempie, torna a spogliarsi, saltella e fa giravolte. Melodia lievemente malinconica per l’inizio di Ten days che dopo pochissimo si sporca di distorsioni, un canto corale, ed un incedere che si fissa in mente immediatamente e non ti lascia più. Il gioiello dell’album è senza troppi dubbi P-Sydrome, un brano che ruota attorno al tema dell’accumulo di oggetti volto a colmare voragini interiori. Imprevedibile nel suo fantasioso muoversi tra ritmo e melodia, dopo meno di due minuti e mezzo, il brano rallenta con una chitarra delicatissima che spalanca il cuore per poi lanciare il canto ed il ritmo in una ascensione stellare. The Flood inizialmente ricorda alcune magie degli A toys orchestra più introversi, con un pianoforte leggero e rassegnato sul quale arriva e affonda gli artigli una chitarra distorta ed un canto appassionato. Count to four è una delicatissima canzone che abbraccia pop e folk, sostenuta da note di basso e inserti elettronici pesati con bilancia di precisione. Il disco si chiude con due episodi dalle sonorità lievemente retrò: On my knees, un poco struggente, e Last call con i suoi cori finali che dondolano come si trovassero sul ponte di una nave alla deriva.
Arvo è un disco di alto livello ma alla portata di tutti, capace sia di destare l’attenzione degli ascoltatori distratti, ma anche di stupire i più attenti che apprezzano i dettagli. Nell’equilibrio risiede la qualità dei Mamavegas che in questo 2015 potrebbero davvero trovare la meritata fortuna!

Credits

Label: 42 Records – 2015

Line-up: Marco Bonini, Emanuele Mancini, Andrea Memeo, Daniele Petrosino, Francesco Petrosino, Matteo Portelli; coprodotto e registrato con Andrea Sologni all’Igloo Audio Factory di Correggio (RE), mixato da Giacomo Fiorenza e masterizzato da Andrea Suriani all’Alpha Dept (BO)

Tracklist:

  1. Blessed And Gone
  2. Wonder Tortilla
  3. Ten Days
  4. P-Syndrome
  5. The Flood
  6. January 19
  7. Count To Four
  8. Shimmers
  9. On My Knees
  10. Last Call

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Arvo – streaming

Blessed and gone – video

 

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