Nowhere – Lorenzo Materazzo

Maria Concetta Botrugno Album, Recensioni Lascia un commento

Lorenzo Materazzo è un pianista e musicologo abruzzese, ma anche docente di pianoforte e Informatica Musicale. Archiviato il progetto elettronico avviato assieme al violinista Luca D’Alberto (Ex.Wave), Lorenzo Materazzo torna col suo primo album solista dal titolo Nowhere. Come sostiene lo stesso autore il termine nowhere non sta ad indicare una precisa collocazione spaziale, perchè la musica nasce e resta nella mente di chi la concepisce. Allo stesso tempo però, essendo l’unione di now (ora) e here (qui), ha comunque una qualche dimensione temporale. Anche la copertina del disco sembra evocare l’idea di “altrove indefinito” della musica espressa dal musicista, che mescola in dieci brani elementi classici ed elettronici. L’album si apre e si chiude con Nowhere, in veste elettronica e più angosciante come traccia di apertura, col battito incalzante del rullante; solo pianoforte per la versione che chiude l’opera. Fluid Motion riporta alla mente le onde del mare e il loro andamento paziente nei giorni di calma, più irrequieto in quelli di tempesta. Tutto ciò grazie alla sinuosità creata dal susseguirsi di note del piano e a un sibilo di fondo. Le atmosfere tendenzialmente più dance di Reverse, Life Is A Fiction e alcuni momenti in Mirror sembrano essere i meno ispirati di tutto l’album, in quanto prendono un po’ le distanze dall’idea di ricercatezza sonora e dal piglio più intimista e riflessivo che caratterizza il resto dei brani.
Fatta eccezione per quanto appena accennato, Nowhere resta un disco nel complesso interessante, che ha bisogno però di più ascolti per essere pienamente compreso. Inoltre, sebbene le sperimentazioni dell’eclettico Materazzo risultino nell’insieme apprezzabili, si ha l’impressione che l’ausilio della sola componente elettronica non sia abbastanza per lasciare il segno.