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Nebbia fuori, scintille dentro: Biffy Clyro live @ Estragon (Bologna) 7/12/13

È possibile scongiurare il freddo pungente e la densità piombata della nebbia di una serata di inizio Dicembre solo con l’energia e l’amore del rock’n’roll? È possibile che quattro ragazzi scozzesi, per niente mainstream nel nostro Bel Paese, si presentino su un palco, quello dell’Estragon di Bologna per l’esattezza, e che, vestiti dalla vita in su solo da coloratissimi tattoo, infiammino e riscaldino, in pochi istanti, un pubblico che solo pochi minuti prima rischiava lo shock ipotermico causa temperature glaciali esterne? I Biffy Clyro, lo scorso sabato 7 dicembre, ci sono proprio riusciti.
L’Estragon di Bologna è sold out; i biglietti per la seconda delle due tappe italiane del gruppo erano esauriti ormai da mesi. L’ultimo loro album, Opposite, uscito quasi un anno fa, trascinato da pezzi dal tiro accattivante e sfacciatamente rock’n’roll come Biblical e Victory over the sun sicuramente hanno aiutato a riempire la platea sia di fan urlanti e bramanti riff e battute scomposte sul rullante, sia di neofiti del gruppo, come la sottoscritta.
Breve e doverosa postilla dal sapore wikipedico: i Biffy Clyro vengono dalla Scozia, dall’Ayrshire. Suonano insieme dal 1995 ed hanno all’attivo sei album in studio. Musicisti di esperienza, insomma, che sicuramente negli anni di tour ed incisioni hanno capito come ipnotizzare il proprio pubblico con un mix di generi che va dall’alternative rock all’indie, al (concedetemelo) post grunge rinfiocchettato. Prescindendo dall’incanalamento per genere, però, quel che conta è che Simon Neil, voce,chitarra addominali e tatuaggi, per quasi due ore, accompagnato dall’energia di James Johnston al basso e Ben Johnston alla batteria, ha davvero riscaldato e smosso gli animi, le corde vocali e le gambe di tutti noi.
Un’energia sudata e trasmessa senza alcun calo di intensità per tutta la durata della performance, a partire dai primi attacchi di Different People, passando alla ritmatissima Sounds Like Balloons, che ha messo a dura prova i tendini delle braccia di tutto il pubblico visto il fiume infinito di mani al cielo che è riuscita a creare. Opposite, Black Chandelier e The captain sono solo altri esempi di quel muro di suoni e vibrazioni che i Biffy Clyro han tirato su, facendo davvero scordare per 120 minuti tutta la nebbia che appesantiva il resto della città.
Un concerto potente, d’impatto, ruvido ed accattivante. Tirato, generoso ed avvolgente. Bel gioco di luci sul palco che, fluttuanti all’interno della forma a “tunnel” dell’Estragon, han contribuito a rendere l’atmosfera ancora maggiormente incandescente.
Se vi piacciono gruppi come i Foo Fighters, Kings of Leon, Panic at the disco, la prossima volte che sentirete di un live dei Biffy Clyro dalle vostre parti, fossi in voi, non me lo farei scappare.
(Foto estratta dalla galleria ufficiale VIVO concerti)

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