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Strane coincidenze dietro il cognome Wilson c’è la speranza dell’ultimo vero rock

Quella volta mi sono detto che le coincidenze, forse, sono dei fenomeni molto comuni. Si verificano in ogni momento intorno a noi, nella nostra vita quotidiana. Ma della metà non ci accorgiamo neanche, le lasciamo passare così. Come dei fuochi artificiali che vengono fatti scoppiare in pieno giorno. Fanno un po’ di rumore, ma nel cielo non si vede nulla. Però se desideriamo fortemente qualcosa, le coincidenze affiorano nel nostro campo visivo portando il loro messaggio…” (da  I salici ciechi e la donna addormentata di Haruki Murakami).

Il destino o una strana coincidenza ha voluto che due artisti con lo stesso cognome dalle parti opposte dell’Oceano Atlantico in questi ultimi anni nel perseguire la loro attitudine musicale diventassero gli ultimi paladini di un vecchio modo di scrivere canzoni rock. Strano dirlo ma nell’epoca della musica digitale c’è più facilità di fruizione ma purtroppo quella di qualità è stata completamente sommersa da quella a basso contenuto creativo-artistisco in un diluvio pop banale e insignificante. Il suono che giunge è intrappolato in un’unica grassa salsa con sopra scritto “consumami e dimenticami il più presto possibile”. Il maistream vuole venderci una fatua emozione legata ad un prodotto che non è la musica che ci sta ipnotizzando. Con questa premessa Steven Wilson e Jonathan Wilson diventano veramente gli ultimi simboli di un mondo musicale perduto. Entrambi non giovanissimi, entrambi con un passato in una band, entrambi produttori artisitci che hanno deciso di iniziare una carriera solista seguendo le orme di un rock che affonda le radici in quegli anni settanta, dove la musica era essenzialmente espressione artistica, anche quando era pop.  Da un lato c’è Steven Wilson che sta riportando in auge quel progressive rock anni settanta che si contaminò con il jazz, vedi il suo ultimo acclamato e premiato album The raven that refused to sing, e dall’altro lato Jonathan Wilson che riscrive le pagine migliori del folk-rock con ascendenze psichedeliche con il suo secondo lavoro Fanfare. Ascoltare i loro lavori significa mantenere in vita la speranza di sopravvivenza dell’ultimo vero rock per le prossime generazioni.

Steven Wilson – Luminol (Live In Mexico City)

Jonathan Wilson – US Social Club Session (Live on KEXP)

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