Home / Editoriali / Quelli che “non han capito mai la differenza fra la paranoia e la realtà”: Andrea Appino live @ Locomotiv (BO) 13/04/13

Quelli che “non han capito mai la differenza fra la paranoia e la realtà”: Andrea Appino live @ Locomotiv (BO) 13/04/13

Quando capita che ascolti un album capace di entrarti dentro al volo… poi difficilmente ne esci. Così mi è successo con Il testamento di Andrea Appino: un disco che mi ha colpita come un pugno in faccia e mi è rimasto in testa per settimane. Quando ho letto che sarebbe venuto a Bologna proprio il giorno del mio compleanno non ho perso l’occasione per farmi un regalo perfetto!
La serata è aperta dai The Crazy Crazy World of Mr.Rubik. La band presenta alcuni brani tratti dal loro album Are you Crazy or Crazy Crazy? del 2010 e altri tratti da Urna Elettorale (The Crazy Crazy Crisi), disco uscito il 18 febbraio 2013 per Locomotiv Records. Un live a metà tra elettronica e rock in chiave etnica che porta alla mente l’Africa e il Sud America. Una manciata di brani interessanti che preparano il pubblico al live che riempirà il palco da lì a poco.
A mezzanotte circa Andrea Appino è pronto per prendere possesso del palco. Il leader degli Zen Circus ci illustra il suo album solista accompagnato da una band d’eccezione (la stessa che ha partecipato all’incisione del disco): Enzo Moretto (A Toys Orchestra) alla chitarra, Frank Valente alla batteria e Giulio Ragno Favero al basso (entrambi da Il Teatro degli Orrori). Con una band così la serata si presenta davvero interessante. Un’ora e mezza circa in cui i brani tratti da Il testamento vengono snocciolati uno dietro l’altro e dati in pasto al pubblico che segue attento e partecipe. Il fatto che il Locomotiv sia un locale di dimensioni piuttosto ridotte rende il tutto più intimo e “sentito”. Il testamento (brano dedicato alla vicenda di Mario Monicelli e del suo suicidio) e Che il lupo cattivo vegli su di te sono i brani che scaldano di più il pubblico. Appino si dimostra un ottimo intrattenitore oltre che artista di talento raccontando aneddoti tra un brano e l’altro e divertendo la platea. Il concerto scorre via passando dal punk rock nervoso de Lo specchio dell’anima al pop-rock di Fuoco!. Trovano spazio anche Passaporto, Questione d’orario, Fiume padre, Solo gli stronzi muoiono. Immancabile la ballata agrodolce I giorni della merla che alleggerisce i toni di un concentrato di musica tirata al massimo. Lo sguardo ipnotico di Favero, la chitarra di Moretto e il battito furioso di Valente sono valori aggiunti che rendono i brani dei gioiellini rock davvero preziosi. La scaletta si chiude con La festa della liberazione, brano che segna la conclusione ideale per un concerto perfetto. La sensazione che rimane è quella di aver assistito ad un live davvero potente. Appino dal vivo non delude: forse la voce risulta non tanto precisa, ma nel complesso il live è una splendida conferma delle sensazioni regalate dall’ascolto de Il testamento, uno degli album più interessanti di questo 2013.

Ti potrebbe interessare...

Vampire_Weekend_news

Vampire Weekend ritornano con un nuovo album “ONLY GOD WAS ABOVE US”

L’iconica band indie-rock della scena americana VAMPIRE WEEKEND   A distanza di 5 anni dall’ultimo …

Leave a Reply