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Urna Elettorale (The Crazy Crazy Crisi) – The Crazy Crazy World of Mister Rubik

Europa persa in trance, cantava Giovanni Lindo Ferretti quasi trenta anni fa, quando il suo gruppo si chiamava CCCP, e non è, forse, un caso che nel nuovo album dei The Crazy Crazy World of Mister Rubik, in uscita il 18 febbraio prossimo, sia contenuta una cover di Live in Punkow. A tre anni di distanza dal loro primo album Are you Crazy or Crazy Crazy?, il trio bolognese torna sulla scena con Urna Elettorale (The Crazy Crazy Crisi). La copertina dell’album è il fotogramma del video di un loro live a Napoli. La città era in piena emergenza rifiuti e su un cassonetto campeggiava la scritta URNA ELETTORALE. Immagine che a buona parte del popolo italiano sarà venuta in mente in questi anni di ciarpame politico e di “vota il meno peggio. La materia su cui si innesta l’urgenza artistica dei The Crazy Crazy World of Mister Rubik è proprio la fotografia presente di una nazione attanagliata da una crisi mondiale resa ancor più insopportabile dal ghigno sul volto del tesoriere che ha divorato tutto il nostro avere (La nona rivoluzione silenziosa del Lighi Gighi Gi), in cui la politica latita fino alla campagna elettorale quando torna col suo sorriso più smagliante a prometterci un mondo nuovo e sorprendente per poi tornare a torturarci, seviziarci e farci cadere intristiti e raggelati dal cinismo (Urna Elettorale). Un’urgenza musicale che si esprime in un rock ritmato da arrangiamenti afro e sudamericani. Un rock-proclama dell’involuzione e della scissione dell’homo sapiens (Cambiamo forma) che ha perduto i punti di riferimento nelle istituzioni che li governano lontane da ogni senso di etica morale. Anatemi pragmatici sussurrati, ironici e taglienti, nella loro perfetta visione del vuoto che ci circonda in questa nazione allo sbando, strattonata dal facile populismo, in cui caustica arriva la tristezza nell’accorgersi che è arrivato il tempo di andare via (È  tempo di…).
Un album che ricorda i Massimo Volume nei modi cantati e i CCCP nelle disquisizioni esistenziali. Un album arrabbiato che non vuole essere panacea ma specchio che riflette la desolazione di questi tempi, un album politico, in cui la musica rock assurge alla sua funzione storica di denuncia, in cui i contenuti superano di gran lunga i virtuosismi tecnici e il bel canto.

Credits

Label: Locomotiv Club Rec./Audioglobe – 2013

Line-up: Gabriele Ciampichetti (Chitarra, basso, elettronics, voci) – Matteo Dicembrio (Sintetizzatori, campionamenti, voci) – Stefano Orzes (Batteria e percussioni)

Tracklist:

  1. Sebele
  2. La nona rivoluzione silenziosa (del Lighi Gighi Gi)
  3. Pabababè
  4. Cambiano forma
  5. Fantasamba
  6. Urna elettorale
  7. Live in Punkow
  8. È tempo di…

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