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Autoincoronarsi, con svariati sensi: intervista ai King of the opera

The Floating Song serpeggia da un po’ tra le più importanti classifiche italiane, Nothing Outstanding è il disco da cui questo brano è estratto. Sonorità cangianti, caratterizzazione vocale assoluta, rollercoasters emozionali. Samuel Katarro cambia pelle sgusciando nei King of the Opera. E si accompagna ad Alberto Mariotti, Wassilij Kropotkin e Simone Vassallo. Li abbiamo incontrati per esplorare il loro mondo. (Foto di Ilaria Magliocchetti Lombi)

Perché King of the Opera?
L’ho estrapolato da un verso di una delle canzoni scartate da Nothing Outstanding intitolata 48. Il fatto che mi auto-incoronassi il Re dell’Opera mi sembrava una cosa buffa e scherzosa quanto importante, austera e colma di significati e rimandi. Una scelta che ha finito per contare molto sul tipo di immaginario contenuto in Nothing Outstanding,  per le citazioni cinematografiche, le sue esasperazione horror e una certa teatralità.

Qual è il pezzo che ha dato vita al disco?
Il pezzo che ha iniziato a “suonare bene” fin da subito è stato proprio The Floating Song. Non voglio dire che abbia ispirato tutto il resto del disco che è comunque molto vario, ma sicuramente ci ha insegnato ad arrangiare una pop-song in maniera intelligente e mai scontata. Dopo le prime prove infatti, quando già sembrava a posto, abbiamo impiegato altri sei mesi soltanto per perfezionare le parti di batteria in modo da non farla mai “posare a terra” ritmicamente, ma appunto farla galleggiare.

Nothing Outstanding fa viaggiare parecchio. Trasposizione. Tre luoghi simbolo per dipingere l’anima del progetto?
Se penso alla struttura dell’album e al susseguirsi delle atmosfere, direi per iniziare un pomeriggio di primavera al parco circondati dal fumo rosa, poi camera mia, silenziosissima alle 3 di notte e per finire una stanza umida e angusta di un qualche castello inglese dimenticato da secoli e secoli in cui Robert Smith potrebbe aver concepito e cantato un pezzo come One Hundred Years.

The Floating song come primo singolo, ascensionale e armonica. Scelta commerciale o tematica?
Siamo stati indecisi fino all’ultimo sulla scelta del singolo perchè anche GD e Worried About ritenevo fossero ottime per quello scopo. Come ti dicevo prima, Floating song è il brano con cui abbiamo avuto più tempo per entrare in confidenza e di cui siamo molto orgogliosi per le trovate armoniche e in particolare ritmiche che lo contraddistinguono.

Cosa resta di Samuel Katarro?
Una marea di spunti musicali ancora da utilizzare e kingoftheoperizzare.

Progetti imminenti all’estero?
Affronteremo un altro tour in Germania ad Aprile (dopo quello di Settembre dello scorso anno) e abbiamo parecchie cose in ballo ancora non confermate ma su cui stiamo lavorando e speriamo di poter portare a termine.

Nothing Outstanding appaga anche l’occhio, dalla copertina al primo video di The Floating song, nulla è lasciato al caso. Chi è la mente creativa?
Tutte le foto, compresa quella della copertina (che mi ricorda molto Magritte), sono di Ilaria Magliocchetti Lombi, è lei che ha avuto l’idea di sperimentare con i fumogeni e direi che l’impatto visivo è devastante e assolutamente rappresentativo di molte cose presenti nell’album. Inoltre, se ci pensi, rimandano anche alle Pink Clouds over the Semipapero dell’ultimo disco di Samuel Katarro.

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