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Gli dei sono annoiati ma i Datsuns no!: intervista a Dolf De Borst (The Datsuns)

Dieci anni fa iniziarono con i Jet a divulgare in tutto il globo il verbo rock & roll proveniente dal nuovissimo continente. Non hanno mai venduto l’anima al dio mainstream contaminando l’idea pura di rock che li aveva marchiati sin dagli esordi. Fieri di essere tra gli ultimi paladini del dio rock, hanno sfornato Death Rattle Boogie. Si tratta di un disco che puzza dannatamente di sudore hard-rock e, con la metamorfica voce di Dolf De Borst, nello scorrere dei brani fa rimembrare riti zeppeliniani a cui non sappiamo resistere. Signore e signori, abbiamo il piacere di aver intervistato proprio Dolf De Borst, il leader dei Datsuns!

Perchè sono passati quattro anni prima che uscisse Death Rattle Boogie?
Una delle principali cause è stato il fatto che dopo il tour di Headstunts tutti noi ci siamo stabiliti in differenti città: Wellinghton, Stoccolma, Auckland e Londra. Abbiamo iniziato a condurre una normale vita, comprando case, rilassandoci un po’ e… poi Phil si è sposato. In seguito ci siamo messi alla ricerca del tempo e del luogo giusti per ricominciare tutti insieme. Abbiamo terminato le sessioni di registrazioni tra Stoccolma, nel mio studio Gutterview, e in Nuova Zelanda. In pratica le registrazioni sono avvenute in diversi momenti lungo tutto il 2011.

Gods are bored è l’esempio perfetto della classica canzone rock. Come è nata?
Stavamo provando per un breve tour in Nuova Zelanda nel 2010. Cerchiamo di creare le canzoni su nuove idee, lasciandoci trascinare. Christian aveva degli accordi e noi abbiamo aperto lo show con questi la notte successiva.

Come primo video avete scelto una vostra performance live. Quanto è importante per voi la dimensione live?
È sempre molto importante per noi. Siamo una band votata al r’n’r, questo vuol dire esprimersi al massimo durante il live. Amiamo fare spettacolo nel senso più intenso. Abbiamo sempre sposato questa filosofia, sia davanti ad un piccolo pubblico che in un festival davanti a migliaia di persone.

Definisci il vostro sound…
Graziosamente, dannatamente fragoroso.

Cosa significa suonare rock and roll come state facendo in questi ultimi dieci anni mentre le major continuano a credere in differenti tipi di musica?
Sono del tutto indifferente alle Major, non presto attenzione a ciò che a loro piace! Abbiamo sempre voluto suonare musica coinvolgente e travolgente, per noi stessi e per gli altri!

Cosa preferisci tra vinile, CD e MP3 e perchè?
Senza alcun dubbio il vinile, perché lo puoi annusare, e poi perché l’artwork in quel formato rende alla grande.

Dieci anni fa voi iniziaste ad avere successo allo stesso modo dei Jet. Ora in Australia e Nuova Zelanda riuscite a vedere altre band come le vostre?
Ci sono band grandiose in tutto il globo. Attualmente in Nuova Zelanda ci sono alcune band veramente interessanti, come i Transistors, Rackets e Street Chant. E ce ne sono di sicuro altre che non conosco semplicemente perché ora vivo in Svezia.

Quale canzone della vostra discografia preferisci suonare live e perchè?
Mi piace suonare Death of me dall’ultimo disco perchè la batteria di Ben è fottutamente folle, Christian sembra perdersi in quel suo modo di suonare la chitarra. In più io non devo suonare il basso e posso dedicarmi al solo canto.

Death of me- Preview

Death Of Me by the Datsuns

Gods Are Bored – Video

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