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Disco d’oro – Nobraino

Se qualcuno ha dei dubbi riguardo al titolo dell’album scelto dal gruppo romagnolo, indeciso tra l’uso serio od ironico dello stesso, basteranno pochi brani per toglierseli e capire che l’ipotesi accreditata è chiaramente la seconda. Un’ironia travolgente quasi quanto la loro musica, che si insinua in ogni traccia di questo disco, assumendo sfaccettature sempre diverse. C’è quella goliardica che ci narra delle conquiste amorose di Primo il bagnino in Bademeister, quella grottesca di Cesso di vivere, un gioco di parole già nel titolo ad anticipare il tragico epilogo di una “scivolata domestica” e quella corrosiva gridata con rabbia nella bella marcia antimilitare del Mangiabandiere, la cui esecuzione all’ultimo concerto romano del Primo Maggio è valsa alla band un’autentica ovazione di pubblico e critica. Il disco parte ad un ritmo altissimo con batteria e chitarra sugli scudi, quasi a voler dare una sorta di continuità ai precedenti lavori, con due canzoni sulle quali è difficile restare con i piedi fermi (Tradimentunz, Il record del mondo) e che ricordano le sonorità della  migliore Bandabardò. Il disco prosegue con un paio di canzoni che si mantengono nel solco di un folk-rock già ben consolidato nelle corde dei Nobraino (Cani e Porci, Nottambula), ma il valore aggiunto del loro ultimo lavoro arriva con l’affacciarsi ad un cantautorato più ricercato che li porta a brani riflessivi e dai testi poetici come Il minotauro e la ghost track Persone colte, fino a culminare in quella che è l’autentica perla del disco, una canzone di rara bellezza dove ad impreziosire la voce calda e profonda di Lorenzo Kruger si aggiunge il pianoforte di Giacomo Toni: il risultato è una magia che s’intitola Film muto. Nel mentre c’è l’incursione nelle nevrastenie della vita quotidiana esasperate ne Il mio vicino ed il dialogo surreale ed infarcito di “freddure” di Bunker, con un basso davvero indovinato a dettarne i tempi.
Convincono questi Nobraino, hanno il coraggio di esplorare strade nuove senza intaccare la loro identità,  arricchendo così un bagaglio già ben fornito di testi e musiche interessanti. Che ne dite, glielo diamo il disco d’oro?

Credits

Label: MarteLabel – 2012

Line-up: Lorenzo Kruger (voce e testi) – Nestor Fabbri (chitarra) – Bartok (basso) – Vix (batteria) – David Jr Barbatosta (tromba) – Giacomo Toni (pianoforte in Film muto) – Laurence Cocchiara (violino in Tradimentunz)

Tracklist:

  1. Tradimentunz
  2. Il record del mondo
  3. Cani e porci
  4. Nottambula
  5. Bademeister
  6. Il mio vicino
  7. Il mangiabandiere
  8. Cesso di vivere
  9. Il minotauro
  10. Film muto
  11. Bunker
  12. Persone colte (ghost track)

Link: FaceBook,Sito ufficiale

Film Muto – Video

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