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I Vivi – Cristiano Godano

“Un senso di inquietudine passata per il tedio del disincanto e sfociata nello smarrimento di questi tempi recenti” (pag. 14). Questo è I Vivi, una raccolta di racconti e prima opera letteraria, in prosa, di Cristiano Godano, frontman del gruppo Marlene Kuntz. La pubblicazione è stata firmata da Rizzoli nel 2008 nel formato cofanetto dal titolo Nel vuoto, comprendente il libro e un dvd con il reading di Terrore, il secondo racconto del libro. Chi conosce Godano autore di testi dei Marlene Kuntz sa che le sue canzoni sono, in primis, dei veri componimenti poetici con testi forbiti, costruiti su figure retoriche che volteggiano tra molti aggettivi e infiniti avverbi, auliche parole inusuali per la forma canzone. Nella sua prima prova in prosa Godano ci confeziona sei racconti (Fidanzamento, Terrore, In basso a sinistra, Il desiderio dei poeti, Puntino dell’oceano, I vivi) in cui, chi conosce i Marlene, potrà trovare forti i riverberi delle tematiche e delle atmosfere  che caratterizzano la discografia kuntziana in cui l’asse ruota costante e ineluttabile intorno all’amore in ogni sua forma carnale o eterea, nella sua sostanza individuale o collettiva, nel suo essere idea o realtà, vertigine estatica o baratro. Amore in ogni sua accezione greca, da Agape fino a Thelema, fluttuando in Pothos per naufragare in Himeros, inabissandosi per poi innalzarsi in Anteros, piroettando tra Philia ed Eros. Lo stile di Godano scrittore di prosa non si allontana da quello del poeta/cantautore: raffinato, colto, attento alle parole che dovranno disegnare le immagini che racconta. Letteratura di altri tempi, letteratura con la L maiuscola, la stessa che fu di Nabokov (già vate nelle liriche kuntziane), di Dostoevskij e, per certi versi, intrisa della bellezza di dannunziana memoria. Sei racconti che fotografano personaggi inquieti e un po’ decadenti, raccontati nell’arco di una sola giornata, scatti incorniciati da impietoso sarcasmo o da irriverente assenza di pudore. Nessuna forma di volgarità, neanche ne Il desiderio dei poeti, in cui si racconta di un giovane scrittore che in un’afosa giornata si trova solo in una stanza d’albergo perdendosi nel sé di un convulso e implacabile desiderio sessuale. Sei storie incorniciate in spazi e tempi surreali, con finali che prendono una piega sempre inaspettata. Sei storie che, mentre le scorri pagina per pagina, le puoi sentire lì: negli odori, nelle tensioni, nei colori, nei volti di quei vivi che succhiano la vita fino al midollo, la godono o le si ribellano, gustandola in ogni suo sapore forte o delicato che sia. Racconti in cui più che la storia in sé a colpire dritto alla pancia sono gli stati d’animo dei personaggi che diventano il tuo stato d’animo per tutto l’arco del racconto. Pagine da leggere con cura e che, forse, inevitabilmente per chi segue i Marlene Kuntz, porteranno la mente a costruire una sorta di colonna sonora alle parole che nere coprono il bianco delle 162 pagine de I Vivi.

Cristiano Godano – I Vivi (Rizzoli, Gennaio 2008; Foto di copertina Sascha Kurschner, Rhoen 2 | 2005, olio su tela)

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