Home / Recensioni / Album / Ultimi errori del Novecento – 33 Ore

Ultimi errori del Novecento – 33 Ore

Se fosse un colore questo disco sarebbe il giallo, colore saggio, il cui nome deriva dal pallore del verde, la cui intensità è legata al ri-pensamento, alla rivisitazione, piuttosto che alla semplice citazione; giallo come una delle forme dell’arsenico, il cui numero atomico, guarda caso, è trentatré. Trentatré come i minuti che si prendono queste undici canzoni per dire quanto hanno da dire. Trentatré come le ore fermate nello pseudonimo scelto da Marcello Petruzzi, che queste undici canzoni le ha scritte, cantate e suonate. Uscito alla fine dello scorso ottobre, Ultimi errori del Novecento è la seconda uscita discografica a nome 33 Ore per il cantautore livornese. Tecnicamente ineccepibili, i pezzi si snodano lungo una linea che è linea di confine fra la forma canzone cara al cantautorato nostrano e certe tinte blues, quelle, per capirci, di They’re Red Hot e Stop Breakin’ Down Blues; canzoni pop, infine: italiane, nel gesto e nella sostanza; americane d’adozione, nel timbro e nelle posture. Ultimi errori del Novecento è un disco semplice, per brevità, spontaneità e compostezza, ed allo stesso tempo denso, di intuizioni e gemme stilistiche; un disco personale, di racconti brevi a misura di diario, universale a tratti, certamente molto ispirato, talvolta poco ispirante. Certi tocchi di ottima scrittura (Non esco più, Aquilone), alcune delle diapositive scelte (Le donne belle, liberamente ispirata alle lettere di Adriano Sofri dal carcere; Primo polline) non riescono da sole ad indovinare il respiro all’emozione: la osservano, la seducono, ma non la innamorano; la saggezza, a volte, dovrebbe fare a pugni con il cuore. Per chi cerca un Diverso che appaghi ma non vuole giocare troppo d’azzardo: godibile.

Credits

Label: Garrincha – 2011

Line-up: Marcello Petruzzi (voce, chitarra classica/acustica/semiacustica/elettrica, effetti, armoniche, percussioni, shaker, mani, basso elettrico, tastiere, organi, synth); con la partecipazione di Elia Dalla Casa (sax baritono, flauto tenore, tin whistles), Francesco Brini (batteria, percussioni, ferri, coperte, cianfrusaglie, congas, kalimba, timbales, shaker, campane, gong, tastiere, synth), Peppe Ajello (contrabbasso e contrabbasso elettrico), Emidio Clementi (basso elettrico e distorsioni in Primo polline), Marcella Riccardi (delay, microfoni, voce e distorsioni in Le donne belle, chitarra elettrica, delay in Re di piume e Aquilone). (batteria)

Tracklist:

  1. Dormire di giorno
  2. Heyho!
  3. Il più bello dei mondi possibili
  4. Il vecchio Mario
  5. Non esco più
  6. Aquilone
  7. Le donne belle
  8. Diverso
  9. Lampo che scoppia
  10. Re di piume
  11. Primo polline

Links:Sito,Facebook

Ti potrebbe interessare...

Travis_LA_Times_album_cover_artwork_review

L.A. Times – Travis

Succede che trascorrono 25 anni in un soffio e ti ritrovi a fare i conti …

Leave a Reply