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3D(c) – Cinemavolta

Brillante e veramente tridimensionale: l’ultimo album dei Cinemavolta svela queste qualità sin dal primo ascolto. L’elegante miscela di funk ed elettronica colpisce per la sua pulizia e destrezza nel muoversi in più direzioni e su differenti campi.
L’introduttiva Carnevale ’82 è un perfetto biglietto da visita per l’intero album: la bella voce di Max Tozzi è in primo piano e pare duettare con i fiati che insieme alle note di basso rendono il suono rotondo e leggermente patinato. Più quieta e riflessiva, Reperto ordinario segue comunque la linea tracciata dal precedente brano avvolgendosi in un ritornello che scivola nella mente con eleganza. Il funk de L’amore ai tempi della ghiera si fa graffiante e sensuale mentre si alleggerisce con fare romantico in Migliorerrore. Decisa ed incalzante, Piante grasse colpisce in perfetto equilibrio tra pop e rock, sostenuta da un testo ispirato e caustico (“A volte le persone sono come piante grasse, prediligono i climi aridi”). Divertente ed acidamente caricaturale, La sua Yoko fa il verso ad un qualunquista commento che riempe la bocca di tanti cialtroni: “si è venduto, non è più lo stesso da quando ha trovato la sua Yoko / il primo disco era meglio / … nel primo libro era puro / lo preferivo sconosciuto / ora si è troppo imborghesito / mi han detto che una volta è stato visto a bere Coca-Cola”. Lenta e priva di magnetismo, Oblomov anticipa la più luccicante (ed in filo tamarra) VIP (Very Important Photographer). Detesto agosto è un brano leggero e spiccatamente pop, mentre Ovatta alza il tiro verso un clima sofisticato tra Virginiana Miller e Mauro Ermanno Giovanardi. Taxidermia sembra nata per far saltare il pubblico nei live ed offre l’ultimo sprazzo di adrenalina al disco che sta per chiudersi con due brani più introspettivi e vagamente cantautorali. Ti sembra normale è un brano delicato ed elegante che però non riesce a decollare a differenza di Cerchi nel grano che chiude il disco con coerenza ed un ripetitivo coro e crescendo strumentale in perfetto stile funk-soul.
Tredici brani (da qui il titolo del disco con un originale gioco di parole) che riescono a conquistare. La sfida era di rendere immediata una musica di per sé molto pulita con sonorità ricercate, e la band lombarda riesce in questo con un buon risultato. 3D(c) è un disco coloratissimo, che non piacerà a chi è amante dei suoni più ruvidi, ma di certo può affascinare chi apprezza nella musica l’equilibrio tra i mille ingredienti dei quali può essere composta.

Credits

Label: Silent Groove – 2011

Line-up: Max Tozzi (voce, chitarra, hammond) – Stefano Fornasari (basso) – Francesco Venturini (tromba) – Andrea Ponzoni (rhodes, pianoforte) – Alberto Bonomo (batteria); hanno partecipato Filippo Pardini (sax) – Veronica Marchi (cori)

Tracklist:

  1. Carnevale ’82
  2. Repertorio Ordinario
  3. L’amore Ai Tempi Della Ghiera
  4. Migliorerrore
  5. Piante Grasse
  6. La Sua Yoko
  7. Oblomov
  8. VIP (Very Important Photographer)
  9. Detesto Agosto
  10. Ovatta
  11. Taxidermia
  12. Ti Sembra Normale
  13. Cerchi Nel Grano

Links:Sito Ufficiale, MySpace

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