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Giorni sospesi – Fragil Vida

La musica dei Fragil Vida è prima di tutto un’esperienza. Questa premessa non vuole essere una sterile frase ad effetto ma una constatazione: da parecchi anni questa band, unendo musica e teatro, mira alla ricerca del dialogo e del riscontro con il pubblico. Le esibizioni rendono il concerto un incontro, nei dischi le canzoni si tramutano in fiabe dolci e talvolta amare.
Giorni sospesi è l’ultima fatica della band, ma più che altro sembrerebbe una gioia. Ritmi bossa nova tinti di pop colorano il primo brano della lista: Luoghi comuni è un pot-pourri di chitarra, fiati, e trascinanti ma delicate percussioni, affiancato ad un testo stimolante e non banale. L’importante presenza della componente teatrale non si fa attendere ed in Mario Camino è Gianluca Galletti ad alternarsi alla voce di David Merighi; la chitarra di Diego Gavioli graffia al fianco del piano rhodes in un godibilissimo brano. Dormivo ieri si muove leggera tra i pensieri più semplici e forti in una parentesi di pura introspezione che porta all’abbandono dei sensi e della mente, anticipando il tema principe di Giorno sospeso. La ricerca di momenti a mezz’aria, sospesi dalla frenesia in cui tutto trova la sua limpidezza cristallina: questi sono i lievi e preziosi “giorni sospesi” che i Fragil Vida con grazia e passione riescono a narrarci. Il delirio di Follia Virtuosa incanta grazie all’intensa interpretazione di Gianluca Galletti ed al tappeto sonoro che permette all’attore di muoversi in spazi morbidi ma ricchi di insidie. Sax, tromba e contrabbasso rendono allegro e spensierato il clima della divertente Il cornuto che anticipa la bella ed intima Ottobre ed il suo ispirato testo (“Ottobre, quando l’aria sa di foglie tenere cadute per te”). Misurata e robusta è la batteria di Daniele Merighi che insieme ai suoni di un frizzante synth, gonfia le Vele Tese del sogno di un immigrato clandestino, in forte contrasto con la figura di Giuda, complessa, incompresa ed incoronata a sommo simbolo del male a forma d’uomo. I Fragil Vida inoltre vantano una collaborazione di rilievo con l’amico Nicodemo (Nicola Pellegrino). in Archivio di pietra, in cui la città di Napoli, la forza della sua gente e della tradizione sono narrate con splendida ferocia, ricca di speranza come enorme potenziale sprecato e stremato: la musica, il testo e la passione rendono questo brano il più potente e coinvolgente dell’intero disco. La delicatezza effimera di Siviglia si schiude portando ossigeno come ispirazione giunta nella notte, mentre Il trenino andante allegro chiude il disco con una marcetta che diverte, diverte, diverte.
Questo dei Fragil Vida è un album completo, curato e mai banale. Musica e testi trovano una grande coerenza d’insieme, spruzzando schizzi di genuinità ovunque nell’aria. Se esistesse la musica biologica, quella dei Fragil Vida ne sarebbe l’esempio migliore.

Credits

Label: La Fabbrica – 2011

Line-up: David Merighi (voce, tastiere, pianoforte) – Daniele Merighi (batteria, voce) – Francesco Boni (basso, contrabbasso, archi) – Federico Alberghini (percussioni) – Andrea Facchini (sax) – Diego Gavioli (chitarra elettrica, synth, ukulele, piano giocattolo) – Gianluca Galletti (voce recitante); hanno partecipato Roberto Ferioli (tromba) – Nicodemo (voce) – Agnese Mantovani, Martino Mantovani, Pietro e Giorgia Bernabiti (cori)

Tracklist:

  1. Luoghi comuni
  2. Mario Camino
  3. Dormivo ieri
  4. Giorno sospeso
  5. Follia virtuosa
  6. Il cornuto
  7. Ottobre
  8. Vele tese
  9. Giuda
  10. Archivio di pietra
  11. Siviglia
  12. Il trenino andante allegro

Links:Sito Ufficiale, MySpace

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