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All Harm ends here – OfeliaDorme

Lievitazione onirica. Il dramma del vivere in una bolla di sapone. Saette nella notte. Graffiti di suono e stalattiti di ritmo segnano le grotte del nostro io incatenato. Il quartetto dei Bolognesi OfeliaDorme, dopo il sorprendente ep d’esordio Sometimes It’s better to wait, ritorna con il primo album full-length dal titolo All harm ends here. Mai titolo più appropriato! Le soluzioni sonore degli OfeliaDorme hanno la capacità di dissolvere le scorie maligne che l’uomo ad una dimensione del nuovo millennio accumula durante l’intero arco di una giornata metropolitana. Paranoid Park parte su un fondale ascensionale post-rock incredibile per poi disegnar scalini di melodia sorretti da arpeggi di chitarra sottile e tracce di voce intensa. In un energico climax prende forma l’impetuosa Ian. Il sound degli OfeliaDorme si fonda su un’attitudine sincretica perfetta tra il modo di fare rock maledetto di artisti come PJ Harvey e John Parish e l’approccio  più pop/elettronico di band storiche come Radiohead e Blonde Redhead, evidente in brani quali Grow!, Burning e I like my drums. River e Eve sono capitoli a parte dove emerge anche lo spirito di una manciata di anni fa di artisti, come Gravenhurst, appartenenti al New Acoustic Movement. Gli OfeliaDorme non vogliono inventare nulla, vogliono solo scrivere canzoni che restino impresse nell’anima dell’ascoltatore, e ci riescono alla grande, forse anche meglio di blasonate band della terra di Albione degli ultimi tempi. C’è una cura infinita dei particolari, gli arrangiamenti sono funzionali alle atmosfere del disco e la voce di Francesca Bono è un dono divino da scoprire. Quello stesso mood nostalgico e concentrico che caratterizza l’intero disco non stanca mai  perché è la colonna sonora dei nostri giorni nati stanchi (parafrasando il loro concittadino Emidio Clementi). Ecco un gruppo italiano che ha senso nel suo cantare inglese. Senza dubbio All Harm ends here sarà tra le migliori autoproduzioni di quest’anno che sta per cominciare.

Credits

Label: Autoprodotto – 2011

Line-up: Francesca (leading vocals, guitars, keyboard) – g.Mod (bass, guitar, backing vocals) – Post (drums, keyboard) – Tato (guitars, bass).

Tracklist:

    1. Paranoid Park
    2. Ian
    3. Growl
    4. Burnng
    5. The King is Deaf
    6. I like my drums
    7. Leaves of Grass
    8. NaKed Evil
    9. The Wizard, The Witch and The Crow
    10. River
    11. Eve

Link: MySpace

All Harm ends here – Preview

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