Home / Recensioni / EP/Self Released / Nel frigo cantano le cocorite – Caffè dei treni persi

Nel frigo cantano le cocorite – Caffè dei treni persi

nel_frigo_cantano_le_cocoriteA distanza di due anni, i Caffè dei treni persi tornano a pubblicare un ep. Non si parla di un vero e proprio disco, forse più di un dono, grazioso, sincero ed appassionato: tre brani per farsi cullare dai suoni lievi di un folk preciso ed educato.
I Caffè dei treni persi, con Nel frigo cantano le cocorite, confermano quanto già dimostrato tra le note del precedente ep omonimo. Ci sono passione e grandi capacità in questo sestetto, e soprattutto trovo in loro una qualità inusuale e preziosissima: mancanza di fretta. Musicalmente pronta ed efficace, la band continua i suoi piccoli misurati passi pubblicando tre brani quando altri al loro posto avrebbero sfornato un borioso disco da 40minuti. Pazienti e delicati, i Caffè dei treni persi offrono la loro bravura in pillole da assaggiare con altrettanta quiete. Solo così si può godere dei mai banali arrangiamenti, della cura dei testi di ogni canzone, della perfetta amalgama dei suoni.
Veloce e ritmato, l’inizio di Zaira desta l’attenzione dell’ascoltatore, trascinandolo in funamboliche danze scandite dal violino e dal flauto traverso, oltre che dall’importante sessione ritmica. Sestola è un dipinto nitido di una sera nella cittadina montana dell’Appennino modenese; la quiete e la festa di paese, l’aria fredda ed il profumo di pesto e crescentine, la gioia dell’animo che può regalare la magia dell’imbrunire su quelle care montagne. Giocosa e leggera, Nuvole saltella con grazia sul ritmo delle parole: a chi non è capitato di desiderare di mangiare una “fetta di nuvola”?
Nel frigo cantano le cocorite è un ep fresco e davvero ben fatto, capace di accarezzare l’orecchio ed il cuore anche di coloro che hanno gusti musicali solitamente lontani dal folk. E complice la produzione artistica di Germano Bonaveri, la giovane band non ha perso l’occasione per mantenere alta l’attenzione su di sè.

Credits

Label: Autoprodotto – 2010

Line-up: Francesco Loro (chitarre, voce, mandolino) – Antonio Renna (flauto traverso) – Gabriele Palumbo (violino, diamonica) – Giacomo Rubin (chitarra) – Massimo Tortola (basso fretless) – Stefano Robortella (batteria); voci e cori femminili di Fabiana Tenza

Tracklist:

  1. Zaira
  2. Sestola
  3. Nuvole

Links:MySpace

Ti potrebbe interessare...

Travis_LA_Times_album_cover_artwork_review

L.A. Times – Travis

Succede che trascorrono 25 anni in un soffio e ti ritrovi a fare i conti …

Leave a Reply