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H.E.R.O.I.N. – Motel Connection

motelconnectionheroinPer raccontare l’attesissimo ritorno discografico della formazione torinese bisogna tornare indietro nel tempo, sino ad un anno fa. Era l’aprile del duemilanove, infatti, quando venne annunciato l’ambizioso disegno dei Motel Connection: un approccio crossmediale che conducesse ad un progetto articolato in diversi risultati. Un fumetto, un videogioco, una produzione a ridotto impatto ambientale e ovviamente la musica. A simboleggiare questa volontà di contaminare le arti, sfruttare quanti più stimoli possibile e servirsi degli scarti di un sistema per nutrirne un altro, la band sceglie un titolo complesso, Human Environmental Return of Output/Input Network.
Nel videogioco, disponibile online da aprile 2009, gli avatar dei Motel Connection erano impegnati in una guerra contro gli oppressori della società; nelle stesse vesti sono stati poi protagonisti di una serie a fumetti realizzata da due studenti della Scuola Internazionale di Comics di Roma. E mentre gli avatar combattevano in altre dimensioni, è arrivato il primo assaggio musicale: ad aprire la strada all’album ci ha pensato il singolo omonimo H.E.R.O.I.N. , un brano di impatto immediato, in linea con lo stile cui i Motel Connection ci avevano abituati che lasciava intravvedere però nuove aperture, nel respiro melodico e nel groove funky che lo percorre.
L’album si è fatto attendere qualche mese ma finalmente, a marzo del 2010, si è abbattuto sui fan che lo aspettavano. I tre torinesi con il ritmo se la sono sempre cavata più che bene e hanno saputo imporsi negli anni con brani di irresistibile appeal, lontani dal pop e in chiave del tutto personale, fondendo tempi incalzanti rubati alle discoteche, campionamenti e giochi digitali con un approccio rock, senza mai abbandonare la strumentazione classica. Nonostante i presupposti, però, i Motel Connection hanno ricercato, in questo periodo di assenza, una nuova via e, grazie anche alla co-produzione di Stefano Fontana (l’artefice del successo italiano Stylophonic), hanno partorito un album inaspettato, accattivante, suadente.
Sperimentazione attraverso generi diversi, a recuperare le radici funk-rock di Samuel e Pierfunk e a legarle con l’attitudine irrinunciabile di Dj Pisti; la chitarra e il basso si mettono avidamente in mostra, l’intero album guadagna un velo di delicatezza che nulla toglie alla forza espressiva dei brani. C’è spazio per la leggerezza melodica in brani come All Right o Sun, File Me Away (che quasi quasi ci senti i Subsonica degli esordi in un mix più sfacciatamente danzereccio) e poi ci sono gli schiaffi, quei brani che ti sfidano a stare fermo, a non trascinare i muscoli in un movimento cadenzato. Automatic, Uppercut, Shadows & Fire, inutile provare a resistere. Il mix è penetrante, affascinante, si insinua in un crescendo equilibrato in cui la spinta elettronica gioca con il gusto “analogico” e caldo del basso. La chitarra sottolinea e sostiene le sfumature vocali di Samuel in gran forma.
Sensuale nelle melodie, eclettico nelle variazioni di elettronica e rock, funky ed escursioni attraverso i beat più ossessivi, H.E.R.O.I.N rappresenta una tappa importante nel percorso della band, una sperimentazione elegante e coerente con il vissuto precedente dei Motel Connection, dodici brani che francamente sfiorano la perfezione. Chapeau.

Credits

Label: AC Europerecords / Universal Music – 2010

Line-up: Samuel (voce e chitarra) – Pisti (Dj) – Pierfunk (Basso).

Tracklist:

  1. Automatic
  2. Uppercut
  3. Would Prefer Not
  4. Shadows & Fire
  5. All Right
  6. File Me Away
  7. H.E.R.O.I.N.
  8. Boy & Girl
  9. Sun
  10. Hea

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