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The Softone cambiano pelle ma non l’anima @ Mamamu (NA) 19/03/10

the-softone_live1E’ un venerdi sera come altri  al Mamamu Live Bar. Le persone che si alternano tra l’interno e l’esterno del locale sono sempre le stesse. Sono quelle che hanno sete di alcol e buon rock suonato live per cancellare le scorie settimanali. Questa sera sul palchetto sale una band che è rimasta un po’ lontanaùo dalle scene: The Softone. La prima cosa che salta all’orecchio e all’occhio è il cambiamento di line-up della band partenopea di Giovanni Vicinanza. I colori pop che erano assolti dagli arrangiamenti di tastiere nell’intenso album  di debutto These days are blue sono totalmente scomparsi.

Questa sera brani come From the backyard, All my days, Hello and say goodbye e For tonight suonano più rock. Le tastiere hanno ceduto il passo ad una chitarra elettrica hendrixiana, quindi le tipiche atmosfere dal mood nostalgico beatlesiano dei Softone si sono colorate a stelle e strisce. Il nuovo chitarrista  Igor di Martino è l’artefice di tutto questo. In brani nuovi come Alien lanes e On your trail è maggiore il cambiamento di rotta. In Matamoros è evidente il desiderio del gruppo di una ricerca verso soluzioni sonore alternative, l’apporto dell’ukulele crea atmosfere ancora più folk e di pancia. Si può senza altro dire che Giovanni Vicinanza cambia pelle ma non l’anima profonda del gruppo. Le cover di Pink Moon e Cinnamon girl sono la testimonianza di una radice cantautorale che i Softone non sanno lasciarsi indietro. Di questa serata restano promesse di bellezza per il prossimo disco della band campana.

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