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Un piano per fuggire – Nadàr solo

<cover-nadar-soloSe nuoti da solo non t’importa, non deve importarti. Quanto conta è quello che ti cova sottopelle e far sì che non ti esploda nei polmoni. Urlarlo fuori, come viene, prima che sia troppo tardi. Forse lo è sempre, troppo tardi. Forse non lo sarà mai. Forse quel troppo tardi è il lato migliore della medaglia, il colore genuino che consente di osare comunque, in qualsiasi direzione si vada. Se è già troppo tardi potrebbe non esserlo affatto. Nel gioco degli opposti non sono gli insiemi a vincere ma le intersezioni. Il giusto mezzo, lo si scopre con l’apnea, è la libertà: la libertà di tornare a respirare quando lo si sceglie, sfidando il cappio dell’assenza di fiato con la memoria di quanto lo si desidera. Il giusto mezzo è concedersi Un piano per fuggire, scegliersi disertori, sapersi stolti della stoltezza che rende grandi i fanciulli e tradurla in strappi di chitarra, basso e batteria; fare rumore, fare il rumore che piace di più, fare tutto il rumore necessario, perché quel certo fastidio non passi inosservato, perché suoni furioso, invadente, tagliente, perché sia qualcosa di diverso dal frastuono dei nostri silenzi, di troppa paura, di tanta ignoranza, di quella bruttezza che riempie le rughe dei senni del poi . Sgorgano nudi i dodici pezzi di questo disco, uno sull’altro, incastonati al pregio del tentativo a colpi di fame; non rapiscono e non curano, ma hanno un’anima, introdotta al tempo nello spazio di Un’ora sola, tradotta in sguardo al peso di trenta secondi (Se non torni), pioniera di fuga al passo della memoria (Inverno verticale). Vogliamo vivere liberamente, scrivere liberamente, suonare liberamente”:  e lo fanno. I Nadàr solo non si sciupano al compromesso: suonano bene un disco rock ben prodotto, che non si pavoneggia; un disco di genere, nonostante non voglia averne uno, ma leale, che riesce a non promettere più di quanto possa mantenere.

Credits

Label: Massive Arts Records/Self – 2010

Line-up: Matteo De Simone (voce e basso) – Federico Puttilli (chitarra) – Andrea Zanuttini (batteria)

Tracklist:

  1. 7 anni
  2. Radical trip
  3. Un’ora sola
  4. Le 100 cose
  5. 5 secondi
  6. Stato maggiore
  7. Se non torni
  8. Fogli di carta
  9. La strada
  10. Inverno verticale
  11. Polvere
  12. Poe

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