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Rest in space – Captain Mantell

captainmantellIl Nord Est italiano è la terra natale di una tra le band più sorprendenti del momento. Il trio veneto ha appena pubblicato il secondo album, e dopo aver riscosso apprezzamenti dalla critica per i precedenti lavori, in questo inizio di 2010 i Captain Mantell sono pronti ai bagni di folla. Non mi stupirebbe se ciò accadesse davvero, in quanto la loro musica è coinvolgente e trascinante, ma soprattutto capace di rispondere ai gusti di un bacino molto vario di appassionati di musica.
Nel sound dei Captain Mantell rock ed elettronica si fondono insieme con ballabile prepotenza in una soluzione praticamente inedita sul suolo italiano. Pronti anche a conquistare pubblico oltralpe, il trio riesce ad infilare una decina di brani, tutti potenziali singoli. Il merito principale che va riconosciuto alla band è la capacità di realizzare pezzi estremamente orecchiabili con l’introduzione di sonorità che raramente prima lo erano mai state. E’ immediato l’accostamento musicale a band quali i Subsonica, che già si sono mosse in questo ambiente elettronico, ma l’approccio compositivo, e quindi il risultato, sono molto diversi. In Rest in space i Captain Mantell sembrano partire sempre dalla matrice pop-rock e talvolta nella costruzione dei brani ricordano i Foo Fighters di Dave Grohl, uno che sa unire melodia e potenza. Con l’ausilio dell’elettronica riescono ad innovare un rock che altrimenti suonerebbe ripetitivo ampliando lo sguardo su nuovi (o quasi) orizzonti.
Thomas Mantell, quasi perfetto omonimo del front-man del trio, era un aviatore americano la cui storia divenne famosa a causa del tragico e misterioso epilogo. Pare essere stato il primo aviatore deceduto inseguendo un UFO. Dalla sua storia i nostrani Captain Mantell raccolgono l’ispirazione: coraggio e curiosità rendono il trio una realtà per ora unica nella scena italiana. E non stupisce che Tommaso Mantelli sia già stato accaparrato da Il Teatro degli Orrori come nuovo bassista per ricoprire l’importante ruolo prima affidato a Giulio Favero.

Credits

Label: Hypotron/Irma Records – 2010

Line-up: Tommaso Mantelli, alias Captain Mantell (voce e basso) – Nicola Lucchese, alias Doctor Ciste (elettronica) – Omero Vanin, alias Sergente Roma (batteria)

Tracklist:

  1. Uri Geller
  2. A Little Shit Shit
  3. The Word Forever
  4. As The Night Decides
  5. My Radar
  6. Turn Your Head Around
  7. The Best
  8. B-Cool
  9. Well I Know
  10. Incident 33

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