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Due – Zerouno

zerouno2Flashback: pieni anni ’90, sottobosco indipendente della musica italiana, gravitante intorno all’orbita della Mescal. Una serie di gruppi si fa notare per la propria produzione anomala, per le proprie sonorità particolari. Bluvertigo, Soerba, La Sintesi. Questi nomi vi dicono qualcosa? (francamente me lo auguro). Queste band hanno conosciuto fortune e destini diversi nel corso degli anni, ma ora, a distanza di un decennio, qualcosa è sopravvissuto evolvendo in una forma nuova. Quattro anni fa la prima opera del Collettivo Zerouno. Un lavoro che rielaborava le esperienze precedenti e dava vita a una miscela decisamente elettronica di influenza rock. Ora il secondo lavoro, intitolato semplicemente 2, compie un ulteriore salto in avanti. Indossati abiti meno sfacciatamente elettronici, gli Zerouno si abbandonano volentieri anche a un approccio più classico, più rock, più chitarra e meno distorsione. La formazione è ridotta a due, ma non sono proprio due a caso, anzi: Lele Battista e Luca Urbani sanno decisamente quello che fanno e portano la loro esperienza a servizio di questo nuovo lavoro. Ci sono davvero buoni momenti in questo disco: il ritmo graffiato e accattivante di Non essere, per esempio, o l’equilibrata miscela elettro-rock di Uomo domestico. Le atmosfere di questo album strizzano evidentemente l’occhio alle precedenti esperienze, anche a livello testuale; spesso ricorrono i suoni rarefatti cui i Bluvertigo ci avevano abituati. Attenzione, però: non si tratta di mera rivisitazione, piuttosto di una sorta di evoluzione naturale della poetica e del suono. E poco importa se in qualche attimo il suono perde attrattività, nel complesso è proprio buona musica.

Credits

Label: Discipline – 2009

Line-up: Lele Battista (voce e chitarra) – Luca Urbani (voce e synth)

Tracklist:

  1. La vita nel cervello
  2. Non essere
  3. L’individualista
  4. Intelligente
  5. Altro
  6. Uomo domestico
  7. Naturale
  8. Lontano
  9. Niente è per sempre

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